Caldo e siccità: SOS in Emilia-Romagna, “piove meno che in Israele”

Con precipitazioni completamente assenti, oggi in Romagna scorre solo l'acqua del Canale Emiliano Romagnolo
MeteoWeb

Nel 2021 il totale delle piogge nel Bolognese e in Romagna, il territorio sotteso dal Canale Emiliano Romagnolo, si è fermato a 170 mm: si tratta – spiega il CER – della metà della media pluriennale delle piogge del periodo, una pluviometria inferiore di almeno il 40% rispetto a quella di Haifa, in Israele. Il livello del fiume Po è sceso del 25-30% rispetto alla media del periodo.
Secondo il CER questi dati rendono il 2021 il 2° anno più siccitoso di sempre, migliore solo del 2020 quando le piogge si sono fermate a 152 mm.
Con precipitazioni completamente assenti, oggi in Romagna scorre solo l’acqua del Canale Emiliano Romagnolo: tutti i fiumi appenninici regionali messi assieme hanno una portata che non arriva a metà di quella del CER, che oggi si attesta a 55 metri cubi al secondo sollevati dal Po con tutte le pompe idrovore in funzione per servire i 135 km dell”Autostrada dell’Acqua’. Finora sono già stati distribuiti oltre 150 milioni di metri cubi d’acqua, “a servizio dei Consorzi di bonifica associati per l’agricoltura, nonché per i potabilizzatori di Romagna Acque e di Hera-Imola, per il termovalorizzatore dei rifiuti di Bologna (Hera), dell’industria (petrolchimico di Ravenna e agroindustrie tra le quali il Gruppo Amadori) e di oltre 4.000 ettari di zone umide, alcune di importanza internazionale (Ramsar),” spiega il CER.
A far crescere il fabbisogno contribuisce anche l’aumento delle temperature, con conseguente crescita dell’evapotraspirazione: “Il cambiamento climatico mette ancora in maggiore evidenza l’importanza dell’acqua per l’agricoltura e per gli altri usi, e quindi che il CER è strategico ed indispensabile per l’economia dell’Emilia-Romagna. Per noi questo scenario rappresenta una grandissima responsabilità perché anche solo un giorno di sospensione del nostro funzionamento porterebbe a gravi danni alle colture, all’ambiente e non solo. Stiamo accelerando i processi di studio approfondito per individuare tutte le soluzioni praticabili,” afferma il presidente del Cer Nicola Dalmonte. Inoltre, “la nostra ricerca scientifica sta mettendo a punto ulteriori soluzioni per ottenere la massima produzione col minimo d’acqua“.

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