È allarme “muco di mare” nel Mar di Marmara, davanti alle coste della Turchia (vedi foto della gallery scorrevole in alto). La mucillagine si crea con la crescita sproporzionata di fitoplancton, alghe microscopiche che creano, ammassandosi, una superficie mucosa fatta di microorganismi che abbassano il livello di ossigeno nell’acqua. Se nel Mar di Marmara sono iniziate le operazioni di bonifica, che si prevedono lunghe e complesse, ora il problema si è esteso anche al Mar Nero. L’allarme e’ arrivato dalle acque di Ordu, porto del Mar Nero centro occidentale, da dove e’ subito arrivato l’appello degli esperti, secondo cui la situazione non e’ grave come a Marmara, ma e’ necessario intervenire subito.
Il governo turco ha stilato un piano di intervento in 22 punti che coinvolge Ministero dell’Ambiente, della Salute, dell’Agricoltura, degli Interni e dei Trasporti, oltre a municipalita’, ong e associazioni ambientaliste. Punto debole del piano, secondo il WWF turco, e’ che trascura il recupero e la bonifica dei fondali morti, concentrandosi al momento solo sulla mucillagine in superficie.
Quello della mucillagine è un fenomeno che viene accelerato dal riscaldamento delle acque e dall’aumento dell’inquinamento e che, secondo gli esperti, ha iniziato a formarsi al largo delle acque turche 40 anni fa. Alla radice della mucillagine che sta soffocando il Mar di Marmara una popolazione di circa 25 milioni di persone che vive sulle coste di quello che e’ un mare interno, unito a delle forme di smaltimento dei rifiuti approssimative e non adeguate e all’abuso di fertilizzanti.