La NASA invierà due nuove missioni su Venere per scoprire come l’atmosfera “infernale” del pianeta sia diventata così ostile nel corso della sua storia. L’annuncio è arrivato ieri durante il discorso in diretta streaming dell’amministratore della NASA Bill Nelson. Le due missioni, denominate DAVINCI+ e VERITAS, sono state selezionate dalla rosa dei 4 veicoli spaziali della NASA per il prossimo round di missioni Discovery. Gli altri due contendenti avevano come obiettivo la luna vulcanica di Giove Io e la più grande luna di Nettuno Tritone.
DAVINCI+ (Deep Atmosphere Venus Investigation of Noble Gases, Chemistry and Imaging) si immergerà nella fitta atmosfera di Venere per indagare sui cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. Nel frattempo, la missione VERITAS (Venus Emissivity, Radio Science, InSAR, Topography and Spectroscopy) utilizzerà il radar per mappare in dettaglio la superficie di Venere dall’orbita.
“Speriamo che queste missioni favoriscano la nostra comprensione dell’evoluzione della Terra e del motivo per cui è attualmente abitabile quando altri pianeti nel nostro sistema solare non lo sono“, ha spiegato Nelson, alludendo alla recente rifocalizzazione della NASA sui cambiamenti climatici sotto l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che si è insediato a gennaio. Come la Terra, Venere è un corpo roccioso, ed è inoltre molto simile al nostro pianeta anche per dimensioni e massa, tanto che è spesso descritto come il suo “gemello“. “La scienza planetaria è fondamentale nel rispondere a domande chiave che ci poniamo come esseri umani, come: siamo soli? Quali implicazioni al di là del nostro sistema solare potrebbero rivelare queste due missioni? Tutto questo è davvero eccitante“, ha detto Nelson.
Le missioni sono limitate a 500 milioni di dollari, esclusi i costi per il veicolo di lancio e le operazioni di missione. Entrambe le nuove missioni di Venere verranno lanciate tra il 2028 e il 2030 e trasporteranno dimostrazioni tecnologiche così come le principali componenti scientifiche, ha affermato la NASA in una nota.
VERITAS ospiterà il Deep Space Atomic Clock-2, un successore di una tecnologia simile lanciata nell’orbita terrestre nel giugno 2019. “Il segnale dell’orologio ultra preciso generato con questa tecnologia aiuterà in definitiva a consentire manovre autonome dei veicoli spaziali e a migliorare le osservazioni radioscientifiche“, ha precisato la NASA.
DAVINCI+ ospiterà il Compact Ultraviolet to Visible Imaging Spectrometer (CUVIS), che “effettuerà misurazioni ad alta risoluzione della luce ultravioletta utilizzando un nuovo strumento basato sull’ottica a forma libera“, hanno sottolineato i funzionari della NASA. “Queste osservazioni saranno utilizzate per determinare la natura dello sconosciuto assorbitore di ultravioletti nell’atmosfera di Venere che assorbe fino a metà dell’energia solare in ingresso“.