La Cina è ufficialmente un Paese “malaria–free“: è quanto ha annunciato oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che il successo della Cina è stato “meritato con fatica ed è arrivato solo dopo decenni di azioni mirate e sostenute” contro la malaria. “Questo sforzo, che ha coinvolto più di 500 scienziati di 60 istituzioni, ha portato alla scoperta negli Anni ’70 dell’artemisinina, il composto principale delle terapie combinate a base di artemisinina (Act), i farmaci antimalarici più efficaci oggi disponibili“, ha aggiunto l’OMS.
La scienziata Tu Youyou dell’Accademia di medicina tradizionale cinese, che ha isolato l’artemisinina nel 1971, ha ricevuto il premio Nobel per la medicina nel 2015 per la sua scoperta.
Il Paese ha riportato 30 milioni di infezioni l’anno negli anni ’40, mentre non segnala più casi indigeni da 4 anni consecutivi.
La malattia parassitaria ha provocato oltre 400mila morti nel mondo nel 2019, la maggior parte in Africa.
La Cina è il 40° Paese a ottenere la dichiarazione OMS.