Credete nel destino? A volte, sembra che le cose siano predestinate. Per esempio, Elon Musk, CEO e fondatore di SpaceX, compagnia privata nel campo dell’esplorazione spaziale, ha annunciato lo scorso ottobre che la sua compagnia spera di inviare un veicolo con equipaggio su Marte nel 2024. Il miliardario crede che l’unico modo per salvare il futuro dell’umanità sia colonizzare lo spazio. “Se rendiamo la vita multiplanetaria, potrebbe venire un giorno in cui alcune piante e animali moriranno sulla Terra, ma saranno ancora vivi su Marte”, si legge in uno dei tweet sul profilo ufficiale di Musk.
Quello che il miliardario non sapeva è che il suo destino sembrava già stato scritto. Non nelle stelle, ma su carta. Nel 1953, infatti, è stato pubblicato un libro che prevedeva piani secondo cui un certo “Elon” avrebbe portato l’uomo su Marte. Dopo un tweet di Musk con riferimento al destino, risalente al 30 dicembre 2020, un utente ha fatto notare al fondatore di SpaceX l’esistenza del libro. “Parlando di destino, sapevi che il libro di von Braun del 1953, “Mars Project”, faceva riferimento ad una persona chiamata Elon che avrebbe portato l’uomo su Marte? Pazzesco”, ha scritto l’utente.
Il libro di von Braun non è un saggio standard: utilizza una narrativa per spiegare al lettore medio come avrebbe potuto essere un viaggio verso Marte durante la Guerra Fredda. Nel suo libro, von Braun pensava ottimisticamente che una missione sul Pianeta Rosso sarebbe potuta avvenire nel 1965 e che la miglior opzione per la missione sarebbe stata lanciare un equipaggio di 70 persone, utilizzando veicoli assemblati nell’orbita terrestre bassa.
A seguito di questo scambio di tweet, in un aggiornamento temporaneo del suo profilo Twitter, Musk si è “autoproclamato” imperatore di Marte.