A pochi chilometri da Lisbona, nel centro storico di Sintra, sorge una tenuta davvero particolare che si lega alla storia ma anche all’esoterismo e al misticismo: si tratta della Quinta da Regaleira, un palazzo avvolto dal fascino del mistero.
Tra le maggiori attrazioni della tenuta vi sono i cosiddetti Pozzi di Sintra, due torri invertite che si sviluppano nel sottosuolo e che sono legate a segreti riti d’iniziazione, probabilmente di radice massonica.
I pozzi a Spirale di Sintra
La tenuta di Quinta da Regaleira si colloca su 4 ettari di terreno e comprende il palazzo, ma anche grotte, giardini, tempietti e laghi che le hanno valso l’inserimento tra i Patrimoni mondiali dell’umanità da parte dell’Unesco. La peculiarità del sito è quella di possedere uno stretto legame con l’alchimia e la massoneria, caratteristiche che l’hanno reso una fonte d’ispirazione per numerose leggende.
Il luogo è famoso per i simboli che descrivono un percorso iniziatico comprensibile pienamente solo da coloro che quel linguaggio lo conoscono.
I due pozzi a spirale che si sviluppano nel sottosuolo fanno parte di questo percorso e prendono il nome di Pozzo Iniziatico e Pozzo Incompiuto.
La forma e la posizione dei due pozzi a una fugace osservazione farebbe pensare a due strutture realizzare per raccogliere l’acqua piovana, tuttavia, la loro funzione era legata ai riti di matrice massonica che vi si svolgevano. Inoltre, bisogna pensare ai pozzi a spirale di Sintra, piuttosto come a due torri invertite che bucano il suolo con un’architettura a chiocciola.
Allegorie ed esoterismo dei Pozzi di Sintra
Il primo e più evidente significato allegorico delle due torri invertite è il passaggio dalla morte alla rinascita, in particolare, la discesa e la risalita delle scale rappresentava una metafora del passaggio dalla morte alla rinascita e la conseguente recezione dell’Illuminazione, pratica caratteristica di molte tradizioni ermetiche.
Il Pozzo Iniziatico è costituito da 9 piattaforme, presumibilmente ispirate alla struttura dei 9 gironi dell’Inferno dantesco.
Sul fondo del pozzo, poi, si osserva una bussola con l’effigie della Croce dei Templari, un simbolo utilizzato anche dai Rosacroce, il leggendario ordine cristiano di carattere segreto ed ermetico.
A differenza del primo il secondo pozzo, chiamato Pozzo Incompiuto perché non fu mai completato, è costituito da una fila di scale dritte che connettono i due pozzi a spirale con un sistema di gallerie; in questo caso il numero dei gradini richiama i principi massonici.
La tenuta di Quinta da Regaleira
Quinta (che si traduce con il termine tenuta) da Regaleira è anche detta Palcio da Regaleira o Palácio do Monteiro dos Milhões, cioè palazzo del milionario Monteiro è un’incredibile tenuta in cui nelle architetture sono fusi lo stile gotico, elementi moreschi e rinascimentali e riferimenti egizi.
Sebbene la tenuta non abbia origini troppo antiche, fu infatti edificata agli inizi del XX secolo per volontà dell’imprenditore Augusto Carvalho Monteiro, nasce dal contesto culturale in cui si trova la Quinta e che comprende un ampio arco di tempo.
Nella zona, ad esempio, sono presenti siti preistorici che risalgono al Neolitico Antico e che si estendono fino alla fine dell’età del Ferro protendendosi sino al II secolo a.C..
Dopo l’occupazione romana prima e il dominio dei Mori dopo, Sintra passò nelle mani di Alfonso I, re di Portogallo, il quale fece costruire a Sintra un imponente palazzo con funzioni di residenza reale estiva e che venne usato fino alla fine del XVI secolo.
La tenuta vide avvicendarsi numerosi monarchi, ma dopo la Restaurazione del 1640 la città perse il suo status regale e il palazzo divenne solamente la residenza forzata di Alfonso VI.
Tra il 1901 e il 1910 Monteiro acquistò la tenuta e affascinato da altri palazzi costruiti dall’architetto Luigi Manini commissionò un’opera che richiamasse le altre e aggiunse il proprio tocco personale alla struttura, trasformandola nel luogo ammantato di misteri e simbologie che attira visitatori e curiosi da tutto il mondo.
Il palazzo, infatti, dal 1995 è entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco ed è visitabile dal 1997, quando è diventato proprietà del comune di Sintra.
Parte del fascino del palazzo risiede nei due pozzi, ma la tenuta portoghese è ricca di simbologie associate alla massoneria, ai Cavalieri Templari e ai Rosacroce.
La tenuta prende il nome da uno dei suoi tanti proprietari, la baronessa di Regaleira, è immersa nel verde di una rigogliosa vegetazione spontanea, è infatti circondata da giardini, statue, grotte e fontane come la Fontana dell’Ibis e quella dell’Abbondanza.
Tra le grotte invece vi è quella da cui si accede a un laghetto interno incastonato tra le rocce, la Grotta del Labirinto e la Grotta di Leda, che accoglie proprio una scultura della splendida giovane sedotta da Zeus sottoforma di cigno; nei giardini si trova anche il Laghetto roccioso della cascata e tutti questi angoli di piacere si trovano collegati da vialetti e gallerie sotterranee.
L’architetto Manini ha scelto spesso per le strutture lo stile manuelino, ossia il tardo gotico portoghese, come quello che possiamo riconoscere nella Cappella della Santissima Trinità, decorata con affreschi e sculture.
Ricche di suggestione sono anche la Loggia e in particolare la Torre circolare da cui si gode di un magnifico panorama dell’intera tenuta e della città di Sintra; il Terrazzo dei Mondi Celesti, infine, consente di accedere attraverso una scalinata ad una torretta quadrangolare merlata che si trova di fronte al Portale dei Guardiani.
Le altre bellezze di Sintra
Per chi lo desiderasse le bellezze di Sintra non finiscono con la Quinta de Regaleira; vi sono altre strutture che meritano una visita non meno della più conosciuta tenuta, tra di esse certamente il Palazzo Pena, anch’esso un mix eclettico di stili, dal gotico al moresco, che rimandano ad un’atmosfera fiabesca con gli aggetti arzigogolati e le forme allungate.
Il Castello Moresco si trova proprio davanti Palazzo Pena e fu costruito dai Mori durante il IX secolo d.C.; si trova su un’altura circondata da un fitto bosco e proprio la posizione strategica che un tempo serviva per avvistare il nemico oggi offre una spettacolare panoramica sul paesaggio circostante.
Il Palacio da Monserrate e di assai più recente costruzione, risalendo al XIX secolo, nonostante ciò, il suo finanziatore il ricchissimo Sir Francis Cook, scelse uno stile ancora una volta islamico che si schiude a chiunque ne varchi la soglia, con materiali pregiati e arabeschi che impreziosiscono le strutture.
Infine, attende una visita anche il Convento dos Capuchos, distante solo 7 chilometri da Sintra, è un luogo in cui i viaggiatori possono scegliere di prendere un po’ di tempo per sé stessi e godere della pace della foresta che circonda questo luogo speciale.