A causa dell’ondata di maltempo che ha colpito la Lombardia lo scorso 13 luglio, un Boeing della compagnia Emirates, danneggiato dalla grandine su alcuni vetri e sulla fusoliera, è stato costretto a rientrare all’aeroporto di Malpensa dopo essere decollato.
Il volo EK 205 – che era svolto da un B 777-300 ER – era decollato poco prima delle 17 per New York.
Il velivolo è riuscito ad atterrare solo al secondo tentativo.
Inoltre, rispettando il protocollo di sicurezza, è stato consumato il combustibile per ridurre i rischi nel toccare terra.
E’ atterrato intorno alle 18 con danni al muso, al vetro del parabrezza, alla fusoliera e alle ali.
Il volo di martedì è al vaglio dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), l’autorità italiana che indaga su eventi relativi all’aviazione civile. I tecnici – secondo quanto riporta il Corriere – stanno acquisendo le informazioni necessarie per valutare se aprire o meno un’inchiesta.
La grandinata che ha investito il Boeing 777-300ER di Emirates è stata intensa e improvvisa, ma non imprevista. Nelle mappe meteo, l’area in cui era diretto l’aereo era indicata con colorazione dall’arancione al rosso, quindi rischio di livello medio-alto.
Secondo il Corriere, la torre di controllo ha autorizzato il decollo alle 16:21 di martedì, ma la valutazione meteorologica spetta al comandante: i controllori di volo non hanno accesso diretto al radar meteorologico e possono impedire il decollo soltanto in caso di raffiche di vento a 74-93 km/h.
Lo scorso 13 luglio nei pressi di Malpensa, al momento del decollo, è stata registrata grandine di 3-4 cm secondo l’European Severe Weather Database.
Eventi di questo tipo non sono del tutto rari a livello mondiale, e i velivoli sono realizzati in modo da resistere anche a grandinate violente, e comandante e primo ufficiale sono ben addestrati per affrontare queste situazioni, ma le previsioni meteo sono molto complesse e gli eventi atmosferici sempre più veloci e intensi: ciò principalmente per riscaldamento globale che porta il clima tropicale sempre più vicino all’Italia. Inoltre, la pandemia ha peggiorato la qualità delle previsioni meteo: rilevatori di dati e informazioni sono gli stessi aerei di linea. Con il taglio dei voli a causa del Covid-19 sono venuti meno anche le rilevazioni in tempo reale in alta quota da ogni angolo del pianeta.