Centinaia di morti tra Canada, Oregon e Washington potrebbero essere stati causati dalla storica ondata di caldo che ha infiammato il Pacifico nord-occidentale e ha battuto i record di temperatura di tutti i tempi nelle città con clima temperato.
Funzionari sanitari in Oregon hanno riferito mercoledì sera che più di 60 decessi sono stati legati al caldo, con la più grande contea dello stato, Multnomah, che ha puntato il dito contro il meteo per le 45 vittime registrate dall’inizio dell’ondata di caldo venerdì.
Il coroner della British Columbia, Lisa Lapointe, ha affermato che il suo ufficio ha ricevuto segnalazioni di almeno 486 “morti improvvise e inaspettate” tra venerdì e le 13:00 di mercoledì. Normalmente, ha spiegato, circa 165 persone sarebbero morte nella provincia in un periodo di 5 giorni. “Anche se è troppo presto per dire con certezza quanti di questi decessi siano legati al caldo, si ritiene probabile che il significativo aumento dei decessi riportati sia attribuibile al clima estremo,” ha affermato LaPointe in una nota.
Come a Seattle, molte case a Vancouver, in Columbia Britannica, non hanno l’aria condizionata. “Vancouver non ha mai vissuto un caldo come questo, e purtroppo decine di persone stanno morendo a causa di ciò,” ha affermato Steve Addison, della polizia di Vancouver.
Le autorità dello Stato di Washington hanno collegato più di 20 morti al caldo, ma è probabile che il numero aumenti.
Environment Canada ha diramato mercoledì allerte per il caldo per il sud dell’Alberta e del Saskatchewan. Allerte per il caldo erano in vigore anche per parti di Washington, Oregon, Idaho e Montana. In Alberta, “un’ondata di caldo prolungata, pericolosa e storica persisterà per tutta questa settimana“, ha affermato Environment Canada.
Le condizioni di temperatura o umidità molto elevate rappresentano un rischio elevato di colpo di calore o esaurimento da calore. In una dichiarazione, il medico legale della contea di Multnomah ha riportato 45 decessi per ipertermia, una temperatura corporea anormalmente alta causata da un’incapacità del corpo di affrontare il calore. Le vittime avevano un’età compresa tra 44 e 97 anni. La contea che comprende Portland ha affermato che tra il 2017 e il 2019 ci sono stati solo 12 decessi per ipertermia in tutto l’ Oregon.
“E’ stata una vera crisi sanitaria che ha evidenziato quanto possa essere mortale un’ondata di caldo estremo, soprattutto per le persone vulnerabili,” ha affermato in una nota la dott.ssa Jennifer Vines, funzionario sanitario della contea.
L’ufficio del medico legale della King County, che copre un’area che include Seattle, ha reso noto che almeno 13 persone sono morte a causa del caldo. Le vittime avevano tra i 61 ei 97 anni.
Con il caldo, e la siccità, incombe anche il rischio incendi: il primo ministro canadese Justin Trudeau ha avvertito che le “temperature senza precedenti” hanno “portato il rischio di incendi a livelli pericolosamente elevati“. In USA è allarme siccità lungo tutta la costa del Pacifico, fino alla California. Il presidente USA Joe Biden in una videoconferenza con i governatori degli Stati dell’Ovest, ha avvertito che “la minaccia di roghi quest’anno è grave come non mai” e potrebbero verificarsi incendi ancora più gravi di quelli, già senza precedenti, dello scorso anno, quando andarono in cenere 4 milioni di ettari.
Il caldo anomalo è dovuto a una “cupola di calore” costituita da un’area di alta pressione che ha intrappolato l’aria calda in una zona che arriva fino ai territori artici.