Tesla ha chiuso il secondo trimestre sopra le attese degli analisti con ricavi in aumento del 98% a 11,96 miliardi di dollari e un utile che per le prima volta vola sopra il miliardo di dollari, per l’esattezza a 1,1 miliardi: tutto ciò nonostante i problemi alla catena di approvvigionamento e la carenza di chip.
La mancanza di chip a livello globale “resta seria. La fornitura di chip è il fattore che governa la nostra produzione ed è difficile prevedere quanto il fenomeno durerà perché è fuori dal nostro controllo“, ha affermato il patron Elon Musk durante la conference call con gli analisti.
La carenza di chip ha costretto Tesla a posticipare ancora una volta il suo mezzo pesante elettrico, in ritardo di due anni: le prime consegne sono slittate al 2022 per consentire al colosso di concentrarsi sugli impianti di Berlino e Austin, nei quali è prevista la produzione del primo suv compatto del Model Y.
La carenza di chip non ferma Tesla: utili record nel 2° trimestre, presto la nuova fabbrica in Texas
Tesla ha chiuso il secondo trimestre con ricavi in aumento del 98% a 11,96 miliardi di dollari
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