Sicilia, allarme incendi e cenere dell’Etna: 5 milioni dalla Protezione Civile, possibile impiego dell’esercito

Situazione critica in Sicilia in queste settimane, a causa dell'aumento degli incendi, quasi tutti di origine dolosa
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Questa mattina il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, d’intesa con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha presieduto una videoconferenza per fare il punto sulle tante vicende di protezione civile che interessano la Sicilia, non da ultimo gli incendi che hanno colpito in queste ultime ore quel territorio. Ieri, infatti, la flotta nazionale ha operato su 13 roghi, di cui 5 in Sicilia. “Quella di ieri – ha detto Curcio – è stata una giornata difficile ma purtroppo non la più impegnativa che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi, soprattutto in virtù delle alte temperature che ci attendono.”
Nel corso dell’incontro – a cui ha preso parte anche il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo – il Presidente Musumeci ha rappresentato che nelle prossime ore la regione darà attuazione alla convenzione in essere con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sul tema degli incendi boschivi. “La necessaria attivazione del Corpo Nazionale – ha affermato Curcio – sarà un ulteriore tassello che aumenterà la sicurezza del territorio e che si aggiungerà agli 8 elicotteri della flotta regionale, ai 5700 operai forestali e agli oltre 300 agenti forestali.

Dalla riunione dell’Unità di crisi nazionale della Protezione civile riunita d’urgenza questa mattina dopo la richiesta avanzata ieri dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è emerso il possibile impiego di unità dell’Esercito nelle zone rurali più vulnerabili della Sicilia e l’impegno della Protezione civile nazionale ad erogare celermente cinque milioni di euro per far fronte alle richieste dei sindaci dei Comuni colpiti dalla cenere dell’Etna.

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