Inferno di fuoco in Sicilia, assediata dagli incendi nell’ennesima giornata di caldo infernale. Incendi e fiamme interessano buona parte dell’isola, con le zone più colpite che sono le province di Catania, Palermo e Messina. Le temperature hanno raggiunto valori impressionanti: +45°C a Siracusa, +43°C ad Augusta e Paternò, +42°C a Catania, Lentini e Noto, +40°C a Francofonte, Mineo e Bronte, +39°C a Palermo, Ramacca, Randazzo, Aidone, Agira, Partinico, Misilmeri e Castellammare del Golfo.
In queste ore, la situazione è molto difficile nel Catanese, dove sono scoppiati diversi incendi. A Catania città, gli incendi sono più di 30 (vedi foto della gallery scorrevole in alto). La zona maggiormente colpita e’ quella nel rione Fossa Creta dove diverse famiglie sono state costrette a lasciare le loro case. Nella zona si alza un’intesa nube di fumo. Chiuso al traffico l’asse dei servizi e bloccato l’accesso anche ad alcune strade. Un rogo ha distrutto lo stabilimento balneare Le Capannine del lungomare della Plaia.
Alcune abitazioni di via Palermo sono state raggiunte dalle fiamme e sono state prontamente sgomberate. Sul posto stanno operando diverse squadre dei Vigili del Fuoco, della protezione civile e del corpo forestale, presente anche con propri elicotteri. Si sono registrati anche momenti di tensione con gli abitanti preoccupati dall’evolversi della situazione. Le fiamme sembrano essere sotto controllo, ma il vento e’ tornato a spirare forte alimentandole.
150 persone bloccate dagli incendi due zone marinare di Catania sono state salvate da mezzi navali e personale della Capitaneria di porto. Per fuggire alle fiamme sono si sono recate sulla spiaggia dove sono state soccorse dalla guardia costiera prima con dei gommoni e poi trasbordate su motovedette. Sul posto anche un rimorchiatore e una mezzo navale della Guardia di finanza. Le persone soccorse sono dei villaggi Primosole e Azzurro. Alcuni di loro hanno perso la casa e saranno ospitati nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini messo a disposizione dal Comune. Gli interventi sono stati coordinati dalla prefettura.
Situazione critica anche in provincia: 15 i roghi segnalati tra Paterno’, Ragalna e Biancavilla; 14 interventi nella zona del Calatino e sei richieste tra Acireale e Giarre. Sui diversi fronti sono impegnati numerosi Vigili del Fuoco. Rinforzi stanno arrivando a Catania da altri comandi principali della Sicilia. A causa di un incendio a bordo strada, e’ temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, la strada statale RA 15 “Tangenziale Ovest di Catania”, tra il km 21,000 e il km 24,000 a Catania. Sempre a causa di un incendio divampato ai margini della sede stradale e’ stata chiusa la strada statale 116 “Randazzo-Capo d’Orlando”.
A causa degli incendi scoppiati nelle vicinanze, l’aeroporto internazionale di Catania aveva sospeso le operazioni di volo in arrivo e in partenza per permettere l’intervento dei mezzi elicotteri dei Vigili del fuoco. L’aeroporto e’ poi tornato operativo. Potranno comunque verificarsi ritardi e disagi fino alla completa normalizzazione del traffico.
Nel Palermitano, a Piana degli Albanesi, sono circa 800 gli ettari di bosco devastati. Canadair in azione e Vigili del Fuoco sono stati impiegati a terra e con mezzi aerei. Le squadre antincendio hanno fatto evacuare, per precauzione, alcune famiglie che abitano in prossimita’ di Monte Pizzuta e di contrada Casalotto. Il sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Petta ha parlato di azione criminale: “Quest’anno abbiamo toccato livelli di devastazione senza precedenti – ha detto – un’azione criminale, visto che gli inneschi sono su piu’ punti”. Roghi anche ad Altofonte.
A Messina, elicotteri del corpo forestale e Vigili del Fuoco sono intervenuti sulle colline sopra la frazione di Camaro. Un vasto incendio, su almeno 4-5 fronti, ha interessato anche l’area di Catarratti e quella vicina al complesso Mito. E nella zona del Villaggio Bordonaro, a Sud-Ovest della citta’ dello Stretto, distrutti ettari di campagna. La sala operativa ha ricevuto nelle ultime ore piu’ di centinaia di telefonate dai residenti allarmati per i numerosi focolai e il fumo nero ben visibile anche a distanza.
Nell’Ennese, sono due i fronti piu’ vasti attualmente attivi. Un vastissimo incendio minaccia l’area della diga Ancipa a Troina. Non sono al momento a rischio le infrastrutture del grande invaso artificiale, ma gli allevamenti di bestiame e le aziende agricole che, nella zona, sono molto numerosi. Il sindaco Fabio Venezia ha spiegato di avere richiesto l’intervento dei mezzi aerei, ma considerata la situazione in tutta la Sicilia e le 18 richieste di interventi aerei arrivate alle centrali operativi prima di quella per l’incendio di Troina, difficilmente sara’ possibile l’arrivo di Canadair. L’altro vastissimo incendio sta divorando i boschi di Piazza Armerina con decine e decine di ettari da Parco Ronza fino a contrada Furma gia’ percorsi dalle fiamme. Al momento sta operando un elicottero che date le dimensioni del fronte riesce solo a tamponare la situazione, anche perche’ le operazioni sono ostacolate dal forte vento.