Il governo federale statunitense ha respinto l’appello presentato da Blue Origin, che si era opposta alla decisione della NASA di assegnare alla rivale SpaceX il contratto da 2,9 miliardi di dollari per portare gli astronauti sulla Luna entro il 2024. L’accordo era stato stipulato ad aprile con l’azienda di Elon Musk, che aveva presentato una richiesta più economica rispetto a quella di Bezos e a Dynetics: le due compagnie che avevano perso il bando avevano fatto ricorso, sostenendo che le offerte “non erano state valutate correttamente“.
La decisione dell’amministrazione Biden consentirà ora a NASA e SpaceX di “fissare una timeline” per riportare l’uomo sulla Luna, ha precisato l’agenzia spaziale. Blue Origin, però, non intende arrendersi: “Speriamo ancora di far cambiare idea alla NASA, convinti che la soluzione dei due fornitori sia quella giusta,” ha dichiarato una portavoce della compagnia di Bezos, Linda Mills.
Spazio: respinto l’appello di Blue Origin contro l’accordo NASA-SpaceX
La decisione dell'amministrazione Biden consentirà ora a NASA e SpaceX di "fissare una timeline" per riportare l'uomo sulla Luna
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