Non poteva avere conclusione migliore la breve avventura terrestre della tartaruga Caretta caretta che ieri sera, quando ancora il sole doveva tramontare, ha deciso di non attendere, come al solito, il buio della notte, per risalire la spiaggia e deporre le uova. E quale regalo più emozionante per il giovane Francesco Ruga che, incredulo, ha visto il grosso e pesante rettile uscire dall’acqua e trascinarsi a fatica proprio davanti al lungomare di Monasterace, prima di iniziare lo scavo della buca dove riversare il prezioso carico di uova? Intuite le intenzioni riproduttive della grossa femmina, e facendo attenzione a non arrecarle il minimo disturbo, probabilmente sensibilizzato dalle attività di divulgazione degli attivisti locali del WWF , ha deciso di rivolgersi proprio a loro per gestire al meglio la situazione. Immediato l’intervento di Adele Murace, volontaria del Panda che, insieme a decine di altri giovani è impegnata nelle attività di monitoraggio di larghi tratti del litorale calabrese alla ricerca dei nidi di Caretta caretta, per la loro messa in sicurezza e per il monitoraggio delle schiuse, dopo il normale periodo di incubazione di circa 50 giorni in media.
Poco dopo giungeva sul posto la biologa Jasmine De Marco, referente organizzativa del progetto TartaMar, autorizzata dal Ministero a effettuare il monitoraggio del nido, che accertava l’avvenuta deposizione e procedeva, con la collaborazione degli altri volontari, alla messa in sicurezza del nido. Da sottolineare il grande senso di responsabilità e la straordinaria correttezza, apprezzata anche dai militari della Guardia Costiera e dei Carabinieri presenti sul posto, da parte dei numerosi cittadini di Monasterace che hanno assistito a tutte le operazioni senza interferire minimamente con la fase delicatissima della deposizione, mantenendosi a debita distanza, nel pieno rispetto delle esigenze biologiche del grande rettile marino. Un comportamento che il WWF intende lodare pubblicamente e additare a mo’ d’ esempio per tutte le situazioni analoghe che si dovessero ripresentare altrove. Del resto la stessa Amministrazione Comunale di Monasterace aveva già dato prova di notevole sensibilità ambientale collaborando con i volontari del WWF in occasione di una precedente nidificazione avvenuta sempre sul litorale comunale.
Tutte le operazioni di monitoraggio rientrano nel Progetto TartaMar che vede la collaborazione tra il WWF Calabria (Delegato l’Avv. Angelo Calzone), l’associazione CESRAM presieduta dalla biologa Maria Assunta Menniti e il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Unical, con il referente scientifico Prof. Toni Mingozzi che da oltre venti anni studia il fenomeno della nidificazione della specie nella nostra regione. Un progetto che vede il coinvolgimento di ben 80 volontari sparsi su buona parte del litorale calabrese e che ha come referenti di zona volontari, biologi e naturalisti: oltre alla stessa Menniti, Nicoletta Boldrini, Silvio Cimbalo, Paolo Asteriti, Giusi Maio, Maria Vittoria Marra, Cosimo De Luca, Gianni Argirò.
In caso di avvistamento di una traccia sulla sabbia o di una tartaruga in fase di emersione o di deposizione, il WWF invita a contattare la coordinatrice operativa del progetto al n. 3313131026, oppure i profili social del WWF Vibo-Stilaro, su Facebook e Instagram.