Dalla NASA la mappa interattiva che mostra il livello dei mari fino al 2150: a rischio anche le coste italiane

Dalla NASA arriva la mappa del livello dei mari, con le zone costiere a rischio di decennio in decennio fino al 2150, basata sui dati dell'IPCC
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Il Sea Level Change Team della NASA ha creato uno strumento di proiezione del livello del mare che rende facilmente accessibili i dati relativi forniti dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

E’ possibile selezionare i livelli di mappe dello strumento, fare clic in qualsiasi punto dell’oceano e delle coste globali e scegliere un qualsiasi decennio tra il 2020 e il 2150: lo strumento, ospitato sul portale del livello del mare della NASA, fornisce un rapporto dettagliato per la posizione in base alle proiezioni del sesto rapporto dell’IPCC, pubblicato il 9 agosto.

L’IPCC ha fornito valutazioni su scala globale del clima terrestre ogni cinque o sette anni dal 1988, concentrandosi sui cambiamenti di temperatura, copertura di ghiaccio, emissioni di gas serra e livello del mare in tutto il pianeta. Le proiezioni sul livello del mare sono generate da dati raccolti da satelliti e strumenti a terra, nonché da analisi e simulazioni al computer.
Ora, per la prima volta, chiunque potrà vedere come cambierà il livello del mare a livello locale utilizzando il nuovo strumento online.

La novità è uno strumento che stiamo fornendo alla comunità, per distribuire le più recenti conoscenze sul clima prodotte dagli scienziati dell’IPCC e della NASA in un modo accessibile e intuitivo, mantenendo l’integrità scientifica,” ha affermato Nadya Vinogradova Shiffer, scienziata della NASA, che dirige il team scientifico del Sea Level Change della NASA. “Come prima partnership per la consegna di dati tra l’IPCC e un’agenzia federale, il nuovo strumento di proiezione del livello del mare della NASA aiuterà a spianare la strada ad attività future che faciliteranno la condivisione delle conoscenze, open science e un facile accesso allo stato dell’arte della climatologia. Queste informazioni sono fondamentali per aumentare la resilienza climatica delle nazioni con grandi popolazioni costiere, infrastrutture ed economie che saranno influenzate dall’innalzamento del livello del mare“.

Oltre a fornire istantanee dell’innalzamento del livello del mare per i decenni a venire, lo strumento consente agli utenti di concentrarsi sugli effetti dei diversi processi che determinano l’innalzamento del livello del mare, che includono lo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai e la misura in cui le acque oceaniche spostano i loro pattern di circolazione o si espandono mentre si riscaldano, elemento che può influenzare l’altezza dell’oceano.

Lo strumento può mostrare i possibili livelli futuri del mare in diversi scenari socioeconomici e di emissione di gas serra, tra cui un futuro a basse emissioni, una traiettoria “business as usual” con emissioni sul percorso attuale e uno scenario di “emissioni accelerate”. Un futuro a basse emissioni, ad esempio, si verificherebbe se l’umanità riducesse le proprie emissioni di gas serra, diminuendo gli effetti del cambiamento del livello del mare causato dal clima. L’altra estremità dello spettro di emissione fornisce proiezioni con l’innalzamento più rapido del livello del mare, informazioni che potrebbero essere utili per la pianificazione costiera che tiene conto di possibilità meno probabili ma potenzialmente più distruttive.

L’obiettivo è fornire i dati di proiezione nel rapporto IPCC in una forma utilizzabile e allo stesso tempo fornire una facile visualizzazione degli scenari futuri,” ha spiegato Ben Hamlington, ricercatore presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, a capo del tem scientifico del programma Sea Level Change.

Il livello del mare lungo le coste italiane

Il livello del mare lungo le coste italiane sembra destinato a salire nei prossimi anni: secondo le nuove stime elaborate dalla NASA (che dipendono da numerose variabili e scenari), entro il 2100 si prevede un aumento di oltre mezzo metro.
Secondo le proiezioni, in qualsiasi scenario, si registrerà comunque un innalzamento del livello del mare, che potrebbe andare da circa 30 cm a 80 cm nel 2100.
A Venezia, per esempio, tra 79 anni l’innalzamento del mare potrebbe variare da 0,41 metri e 0,87, mentre nel 2150 le previsioni vanno da 0,61 metri a 1,94 metri.
A Cagliari il livello potrebbe oscillare da 0,39 a 0,88 metri nel 2100, e da 0,58 a 1,98 metri nel 2150.
A Genova nel 2100 l’innalzamento potrebbe andare da 0,34 metri a 0,80 metri, e nel 2150 da 0,50 a 1,83 metri.
A Palermo il livello del mare potrebbe salire da 0,32 a 0,82 metri nel 2100, e da 0,47 a 1,89 metri nel 2150.

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