Emergenza incendi, morti, feriti e distruzione al Sud: Sicilia e Calabria chiedono lo stato di emergenza, evacuazioni nel Ragusano – FOTO e VIDEO

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È stata una giornata storica per la meteorologia italiana, con l’incredibile temperatura di +49°C registrata a Siracusa, che rappresenta il nuovo record di caldo italiano e continentale. Questo caldo eccezionale è frutto di un potentissimo promontorio di anticiclone nordafricano, che produce ormai da giorni temperature infernali sull’Italia, in particolare al Sud. Oggi sono state registrate anche punte di +45°C in Calabria e di +44°C in Sardegna. “Non abbiamo mai vissuto nulla che si avvicini minimamente alle temperature di oggi“, afferma Marco Carianni, sindaco di Floridia, la cittadina del Siracusano dove oggi è stata registrata la temperatura record. “Nelle ultime settimane abbiamo avuto la percezione che fossero cresciute le temperature, a luglio siamo arrivati a circa +41°C, ma il caldo di oggi e’ veramente da record: non era mai successo nella nostra citta’. E da quanto leggo, neanche in Europa“, afferma Carianni, ospite di RaiNews24.

Il caldo infernale che regna da giorni crea le condizioni ideali per incendi di grosse dimensioni e indomabili. La situazione è sempre più drammatica in Calabria, Sicilia e Sardegna, non a caso le regioni in cui il caldo ha raggiunto i valori più alti in questi giorni. Le centinaia di incendi che affliggono queste tre regioni non hanno provocato solo danni incommensurabili ai territori, ma hanno anche spezzato tante vite umane.

5 vittime in Calabria da giugno ad oggi

Solo oggi in Calabria si registrano 2 vittime, che portano a 5 il numero di morti nella regione a causa degli incendi dal mese di giugno ad oggi. Il 25 giugno, dopo una notte in ospedale, in seguito alle tante ustioni nel corpo, e’ morto Carmelo Genovese, 50 anni, originario di Montebello Jonico ma residente a Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. Al suo arrivo al Centro grandi ustionati di Palermo, dove era stato portato in elicottero, le sue condizioni erano subito apparse disperate con lesioni sul 95% del corpo. I medici hanno cercato in tutti i modi di stabilizzarlo, ma non sono riusciti a salvargli la vita. Dalle fiamme che lo avevano circondato era stato tirato fuori dai vigili del fuoco. Il loro intervento era stato richiesto in contrada Molaro, frazione collinare di Montebello, dove un incendio doloso stava divorando la vegetazione e si stava spingendo verso le abitazioni.

Il 6 agosto sono morti carbonizzati zia e nipote, impegnati nel disperato tentativo di salvare il loro uliveto in localita’ “Gutta”, nel territorio del comune di San Lorenzo. Si tratta di Margherita Cilione, 53 anni, e di Antonino Cilione, ex consigliere comunale, 35 anni, entrambi residenti a Bagaladi. I cadaveri sono stati ritrovati vicino ad un trattore, forse utilizzato per cercare di creare un argine nel terreno coltivato ad uliveto, nel vano tentativo di difenderlo dalle fiamme. Oggi, 11 agosto, altre due vittime, sempre in provincia di Reggio Calabria. Un uomo di 77 anni, Mario Zavaglia, e’ morto nel suo casolare di campagna raggiunto dal fuoco che stava imperversando nel territorio del comune di Grotteria. E’ accaduto intorno a mezzogiorno. L’uomo tentava di salvare il ricovero degli animali, ma e’ stato raggiunto dal fuoco ed e’ morto per le ustioni. A Cardeto, invece, e’ morto un uomo di 79 anni, dato nel disperso nel pomeriggio. Anche in questo caso la vittima stava lottando contro il fuoco per cercare di mettere in salvo le proprieta’.

La Calabria chiedo lo stato di emergenza: in arrivo rinforzi

La Calabria ha chiesto lo stato di emergenza per la piaga degli incendi, solo oggi oltre 100. Nella regione, arriveranno nuovi rinforzi per combattere le fiamme. È stato, infatti, disposto dal centro operativo nazionale di Roma l’invio di 130 vigili del fuoco provenienti da Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Veneto ed Emilia Romagna.

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Anche la Sicilia chiede lo stato di emergenza: una vittima

Il governo regionale siciliano ha proclamato lo “stato di calamita‘”, con la conseguente richiesta, alla presidenza del Consiglio dei ministri, della dichiarazione dello “stato di emergenza”. Essendo la situazione degli incendi in costante evoluzione, gia’ domani la Protezione civile regionale provvedera’ a un aggiornamento della stima dei danni. Lo riferisce una nota della Regione. “Oltre quattromila uomini sono impegnati nella nostra isola su decine di fronti. Mai vista una catastrofe del genere, ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Tutti i mezzi disponibili – ha aggiunto – sono scesi in campo. Esorto tutti a evitare, in questi giorni, di accendere anche il solo barbecue, se ci si trova in campagna. E a tenere sotto attenzione le persone anziane, specie se vivono da sole. Anche questa dura prova sara’ superata e saremo vicini alle aziende colpite con le necessarie risorse finanziarie. Spero che Roma faccia la sua parte”.

Anche in Sicilia oggi si conta almeno una vittima dei roghi. Un agricoltore di 30 anni, Ignazio Di Stefano, è morto schiacciato dagli ingranaggi del suo trattore: con il pesante mezzo stava trasportando un voluminoso serbatoio d’acqua di mille litri, probabilmente per spegnere un incendio. E’ successo nei pressi di ponte Barca, nella piana di Catania, dove è in corso un rogo. Sul fatto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Paternò competenti per territorio: secondo una prima ricostruzione dei carabinieri la tanica d’acqua si sarebbe capovolta in una curva lungo la strada provinciale 58 facendo rovesciare pure il trattore. Il pm di turno non ha disposto l’autopsia e la salma è stata consegnata ai familiari dell’agricoltore.

Canadair in azione nel Ragusano: convocato il Centro Coordinamento Soccorsi

Due canadair stanno effettuando numerosi lanci per domare il vasto incendio divampato nel Ragusano, in contrada Calaforno, tra i Comuni di Giarratana e Monterosso Almo. Numerose abitazioni e aziende sono state messe in sicurezza e due case minacciate dalle fiamme sono state evacuate. Un altro incendio si è sviluppato in località San Giacomo, sempre nel Ragusano. Sul posto squadre antincendio e volontari. Il prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri, al fine di coordinare gli interventi di spegnimento e di soccorso, ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi, al quale partecipano tutti i soggetti del sistema di protezione civile ed i sindaci coinvolti. Indagini sono in corso per verificare le cause dei roghi.

Protezione civile Trentino al lavoro in Sicilia

Sono gia’ al lavoro gli operatori della Protezione civile trentina, circa una ventina di uomini, che hanno dato il cambio al primo contingente trentino inviato per l’emergenza incendi in Sicilia. Le squadre arrivate questa mattina sull’isola si sono subito messe all’opera nella provincia di Palermo come in quella di Messina. Nella zona di Messina operano in particolare i vigili del fuoco volontari del distretto delle Giudicarie, che sono intervenuti su diversi incendi in stretta collaborazione con le squadre della Protezione civile altoatesina. Nella zona di Palermo e delle Madonie sono all’opera soprattutto gli operatori dell’Unione distrettuale Alto Garda e Ledro. Oltre ai vigili del fuoco volontari del contingente trentino fanno parte vigili del corpo permanente di Trento e personale del corpo forestale della Provincia. Nell’ottica di fornire ulteriore supporto a tutte le altre forze sul posto, la Protezione civile trentina ha deciso di lasciare in loco alcune attrezzature al corpo dei vigili del fuoco siciliani, in particolare i vasconi per il carico dell’acqua da parte degli elicotteri. Uno strumento utilizzato da chi opera sul campo, come spiega uno gli operatori trentini, Marco Menegatti, ispettore dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Garda e Ledro, racconta il contributo per l’attivita’ del contingente trentino e l’esperienza sotto il profilo professionale e umano.

44 incendi oggi in Sardegna

Sono 44 gli incendi che oggi hanno impegnato l’apparato regionale in Sardegna. Su 6, alcuni dei quali ancora in corso in serata, sono stati inviati elicotteri e uno o piu’ Canadair. Mezzi aerei e squadre a terra sono dal pomeriggio impegnati, in particolare, nel Nuorese e su piu’ fronti: a Borore, Villagrande Strisaili in Ogliastra, ad Arzana, dove le operazioni si sono concluse poco prima delle 18, e a Dualchi, per un incendio che ha minacciato la periferia del paese. E poi nel Sud Sardegna, a Escolca, e nell’Oristanese, a Morgongiori, dove si combatte ancora il fuoco. Sempre nel Sud Sardegna, i vigili del fuoco sono impegnati a Mandas, nelle localita’ di Sa Ceraxia e Sizzilleddu, dove le fiamme hanno raggiunto un ovile. Alcuni animali sono stati portati in salvo.

Nella gallery scorrevole in alto e nei video seguenti, alcune immagini degli incendi in corso.

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