Un’espulsione di massa coronale (CME) proveniente dal Sole avrebbe dovuto colpire la Terra ieri, 30 agosto: la nube di particelle, però, potrebbe essere in ritardo, oppure ci ha mancati del tutto. Tuttavia, ciò non significa che non potrebbe verificarsi una tempesta geomagnetica: un’altra CME, spinta verso di noi dal brillamento solare di classe M4.7 di sabato, è in arrivo. Gli esperti della NOAA affermano che vi è una possibilità di tempeste geomagnetiche di classe G2 all’arrivo della nube di particelle, tra l’1 e il 2 settembre.
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Allerta tempeste geomagnetiche G2 tra oggi e domani: una coppia di espulsioni di massa coronale potrebbe colpire la Terra
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.