Nel corso di una conferenza stampa il Ministro australiano Victor Dominello ha mostrato segni di paralisi sul volto. Nel corso dell’incontro pubblico, Dominello invitava i cittadini a stare a casa per via del lockdown e dunque è stata una diretta molto seguita. I commenti alla paralisi non hanno tardato ad arrivare, tanto che lo stesso ministro è stato costretto, più tardi, a chiarire che gli è stata diagnosticata la paralisi di Bell. Si tratta di una patologia che, come è noto, rientra tra i possibili effetti avversi da vaccino.
“Alla conferenza stampa di questa mattina, diverse persone hanno commentato il mio occhio cadente. Alcune persone hanno pensato che stavo strizzando l’occhio al cameraman. Alcuni pensavano che avessi avuto un ictus. In realtà mi è stata diagnosticata la paralisi di Bell. Circa 48 ore fa ho sentito un dolore al cranio dietro l’orecchio destro. Questa mattina mi sono svegliato con spilli e aghi sul lato destro della lingua. Ma non ho notato alcun cedimento intorno all’occhio. L’ho preso più seriamente questo pomeriggio, dopo che un certo numero di persone mi ha inviato uno screenshot della conferenza stampa e altri hanno contattato il mio ufficio chiedendomi di chiedere un consiglio medico urgente. Grazie a tutti coloro che hanno contattato. Il motivo per cui sto postando è perché, si spera, ricorderà alle persone di prendersi cura della propria salute. Siamo concentrati sul Covid ma ci sono molti altri problemi di salute in corso”. E’ quanto scritto dallo stesso Dominello sulla propria pagina Facebook.
Il Ministro è apparso in televisione con una chiara debolezza dei muscoli facciali che hanno intaccato l’occhio e la bocca nel lato sinistro. Ovviamente, il timore è che possa trattarsi di una conseguenza del vaccino anti-Covid sebbene il ministro abbia ricevuto la prima dose del siero di Astrazeneca nel mese di maggio e pare non gli sia stata ancora inoculata la seconda dose. Dominello, sul punto, non si espresso.
La correlazione tra Paralisi di Bell e vaccino anti COVID-19 di Pfizer-Biontech è stata ormai provata. Come si legge sul sito farmacovigilanza.eu, l’ipotesi che la paralisi di Bell sia una possibile reazione avversa da vaccino anti COVID-19 a mRNA sembra trovare sostegno dal caso di un paziente di 61 anni che ha avuto una paralisi facciale sinistra dopo cinque ore dalla prima somministrazione di vaccino anti COVID-19 di Pfizer-Biontech e una paralisi facciale destra due giorni dopo la seconda dose. Il secondo episodio è stato più grave del primo, ma col tempo il paziente ha ripreso la normale funzionalità facciale.
Se anche Astrazeneca possa causare la paralisi di Bell non è ancora noto, come non è noto se il ministro australiano abbia ricevuto o meno la seconda dose.
Che cos’è la paralisi di Bell?
E’ una patologia potenzialmente grave, ma non èirreversibile. La paralisi di Bell causa la paralisi facciale e l’incapacità di controllare i muscoli del viso dal lato colpito, ma si può guarire in diversi modi, soprattutto con terapia cortisonica e riabilitazione.
La paralisi di Bell è una paralisi del nervo facciale che sopraggiunge dopo una serie di sintomi che, in alcuni casi, sono simili a quelli dell’ictus o dell’ischemia. Nella maggior parte dei casi si riesce a guarire completamente, ma se non curata in tempo può divenire invalidante. Nelle prime 48 ore si verifica una totale perdita del controllo dei muscoli facciali e l’aspetto del viso si modifica. Un tumore cerebrale, un ictus e anche la malattia di Lyme possono manifestarsi sotto forma di paralisi, ma nel caso in cui nessuna causa viene specificata in una di queste malattie, questa condizione è chiamata con il nome di paralisi di Bell. A paralizzare il viso è lo stesso virus dell’herpes zoster e quello della mononucleosi. Molto spesso l’occhio del lato colpito non si può chiudere completamente. La cornea potrebbe danneggiarsi e, in alcuni casi, i portatori di protesi dentarie potrebbero soffrire disagi. Tra i vip che ne hanno sofferto vi è Angelina Jolie, la quale è riuscita a guarire grazie all’agopuntura.
Si tratta nello specifico della paralisi del nervo facciale (VII nervo cranico), spesso idiopatica (precedentemente chiamata paralisi di Bell). La paralisi idiopatica del nervo facciale è un’improvvisa ed unilaterale paralisi periferica del nervo facciale. I sintomi della paralisi del nervo facciale comprendono la paresi emifacciale con interessamento sia della parte superiore che della parte inferiore della faccia. I test (p. es., RX torace, livello sierico dell’enzima di conversione dell’angiotensina [ACE], test per la malattia di Lyme, glicemia sierica) vengono eseguiti per diagnosticare le cause trattabili. Il trattamento può includere la lubrificazione dell’occhio, l’uso intermittente di una benda sull’occhio, e, per la paralisi idiopatica del nervo facciale, i corticosteroidi.
Il meccanismo di quella che precedentemente si pensava fosse una paralisi idiopatica del nervo facciale è presumibilmente l’edema del nervo facciale dovuto a un disturbo immunologico o virale. Recenti evidenze suggeriscono che le cause virali frequenti sono
- Infezione da virus herpes simplex (più frequente)
- Herpes zoster (forse il secondo più frequente)
- ltre cause virali includono coxsackievirus, cytomegalovirus, adenovirus, virus di Epstein-Barr, parotite, rosolia e virus dell’influenza B. Il nervo edematoso è enormemente compresso poiché passa attraverso la parte labirintica del canale facciale, con conseguenti ischemia e paresi.
Vari altri disturbi (p. es., malattia di Lyme, sarcoidosi) possono causare paralisi del nervo facciale.