L’Australia sta sperimentando rapidi e diffusi cambiamenti climatici, non osservati per migliaia di anni, e potrebbe scaldarsi di 4°C o più questo secolo, secondo il rapporto dell’IPCC, rilasciato lunedì 9 agosto. Il rapporto avvisa anche degli aumenti senza precedenti degli eventi estremi, come incendi, alluvioni e siccità e riporta che profondi e rapidi tagli delle emissioni potrebbero evitare all’Australia e al mondo il riscaldamento più intenso e i pericoli ad esso associati.
Il rapporto è il 6° prodotto dall’IPCC dalla sua fondazione nel 1988 e fornisce informazioni più regionali rispetto a qualsiasi altra versione precedente. Per esempio, sembra confermare che gli effetti dei cambiamenti climatici siano arrivati anche in Australia. Secondo il rapporto, in uno scenario di emissioni moderate, gli effetti globali dei cambiamenti climatici peggioreranno significativamente nei prossimi anni e decenni: ogni frazione di grado centigrado di riscaldamento globale aumenta la probabilità e la gravità degli eventi estremi. Ecco perché, secondo il rapporto, ogni sforzo per ridurre le emissioni di gas serra conta.
L’Australia si sta scaldando
L’Australia si è scaldata di circa 1,4°C dal 1910. Il rapporto dell’IPCC conclude che la portata del riscaldamento sia in Australia che nel mondo è impossibile da spiegare senza tenere in conto i gas serra extra aggiunti in atmosfera dalle attività umane. Il rapporto introduce il concetto di Climate Impact-Drivers (CIDs): 30 medie climatiche, estremi ed eventi che creano impatti climatici. Includono, per esempio, il calore, il freddo, la siccità e le alluvioni.
Secondo il rapporto, il riscaldamento globale sta guidando un notevole aumento nell’intensità e nella frequenza di temperature estremamente alte in Australia, così come la riduzione in quasi tutti gli estremi freddi. L’IPCC fa notare che i recenti eventi di calore estremo in Australia sono stati resi più probabili o più gravi dall’influenza umana. Questi eventi includono:
- l’estate australiana del 2012-2013, quando oltre il 70% dell’Australia ha sperimentato temperature estreme
- l’ondata di caldo di Brisbane del 2014
- il caldo estremo che ha preceduto gli incendi del Queensland nel 2018
- il caldo che ha portato agli incendi estivi del 2019-2020.
Secondo l’IPCC, se il riscaldamento globale medio è limitato a 1,5°C questo secolo, l’Australia si riscalderebbe di 1,4-1,8°C. Se il riscaldamento globale medio raggiunge i 4°C questo secolo, l’Australia si riscalderebbe di 3,9-4,8°C. L’IPCC dice che mentre il pianeta si scalda, le future ondate di caldo in Australia e nel mondo saranno più intense e dureranno più a lungo. Al contrario, gli estremi freddi sarebbero meno intensi e meno frequenti. Le temperature più alte, combinate con le piogge ridotte, renderebbero parti dell’Australia più aride. Un clima più secco può portare a corsi dei fiumi ridotti, terreni più secchi, danni alle coltivazioni, incendi e siccità.
Eventi estremi in aumento
Il caldo e la siccità non sono gli unici eventi estremi che colpiranno l’Australia nei prossimi decenni. Il rapporto dell’IPCC evidenzia anche:
- un aumento previsto delle precipitazioni intense ed estreme nella maggior parte delle località dell’Australia, soprattutto quelle nel nord
- un aumento previsto nel rischio di inondazioni fluviali quasi ovunque in Australia.
Con un clima più caldo, le piogge estreme in un’ora o in un giorno possono diventare più intense e più frequenti, anche nelle aree in cui le precipitazioni medie sono in calo. Inoltre, secondo il rapporto IPCC, in questo secolo, le coste sabbiose, in località come l’Australia orientale, dovrebbero ritirarsi di oltre 100 metri, sotto scenari di emissioni moderate o alte.
Oceani più caldi e più acidi
Il rapporto dell’IPCC dice che, nel mondo, i cambiamenti climatici significano che gli oceani stanno diventando più acidi e stanno perdendo ossigeno. Le correnti oceaniche stanno diventando più variabili e i pattern di salinità stanno cambiando. Questo significa anche che i livelli del mare stanno aumentando e che gli oceani stanno diventando più caldi, secondo l’IPCC. Questo sta portando ad un aumento delle ondate di caldo marine, come quelle che hanno contribuito allo sbiancamento di massa dei coralli della Grande Barriera Corallina negli ultimi decenni.
Inoltre, secondo il rapporto, l’area della Corrente dell’Australia Orientale, che corre lungo la costa orientale, si sta scaldando ad una velocità di oltre 4 volte la media globale. Questo riscaldamento pronunciato sta influenzando gli ecosistemi marini e l’acquacultura e secondo le previsioni dell’IPCC, è destinato a continuare.