“A Catanzaro affronteremo una riunione alla sala operativa di coordinamento regionale gestita dalla Regione Calabria. Siamo venuti prima a Reggio Calabria perché c’è stata una importanza operativa nel Parco nazionale d’Aspromonte, poi faremo una valutazione operativa per tutta la regione, perché ci sono stati diversi e numerosi incendi anche in altri territori. Solo ieri sono stati assegnati 12 mezzi, sei di questi stavano in Aspromonte, gli altri sul resto della Calabria. Abbiamo acquisito anche informazioni tramite i satelliti che ci fanno vedere un’area colpita molto vasta, già solo nella parte meridionale della regione sono andati a fuoco 11mila ettari di terreno“. E’ quanto dichiarato dal capo della protezione civile Fabrizio Curcio, a margine della riunione operativa in Prefettura a Reggio Calabria convocata per l’emergenza incendi.
“Per il momento e’ stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale, cosi’ come e’ stato fatto in Sicilia, che per la Regione Calabria e’ stato firmato dal presidente del Consiglio Draghi domenica scorsa“, ha precisato Curcio. “Questo ha consentito al sistema di mobilitare delle risorse fuori regione, ha consentito al corpo nazionale che gia’ aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse. Ha consentito di permettere ai sindaci, per esempio, di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo quella dichiarazioni di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio ad essere piu’ reattivo nella gestione emergenziale“, ha concluso il Capo della Protezione Civile.
“Ringrazio il presidente del Consiglio Mario Draghi per aver risposto immediatamente al nostro appello. Lavoriamo insieme ai sindaci dei Comuni colpiti dagli incendi sulla gestione dell’emergenza e per la ricostruzione economica e ambientale del territorio”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà a margine della riunione in Prefettura. “Un incontro – ha aggiunto Falcomatà – utile a verificare le criticità esistenti sul fronte incendi e programmare interventi di messa in sicurezza del territorio. Serve un grande piano di risarcimento economico ed ambientale del nostro territorio”.