Vigili del fuoco, volontari, operatori della forestale e della protezione Civile stanno lottando anche oggi contro i numerosi incendi che ormai da giorni assediano il Sud Italia, alimentati dalle alte temperature e dal vento, molti dei quali di natura dolosa.
Oltre 300 gli interventi dei pompieri nelle ultime 12 ore, dall’alba sono in volo 7 canadair.
Sono circa una ventina i roghi ancora attivi in Calabria, sparsi in tutte le province. A Catanzaro città brucia la pineta del quartiere Siano, a ridosso del centro abitato. Segnalati altri roghi a Settingiano, Tiriolo, Decollatura, Gagliato, Borgia ed Isca sullo Ionio; nel Cosentino fiamme a Belvedere Marittimo, Paola e Pietrafitta; a Crotone il comune con maggiore criticità è Mesoraca; a Reggio Calabria le fiamme divampano a Santa Domenica, così come a Gioiosa Ionica, Ardore, Grotteria, Calanna, San Roberto, Cittanova e San Luca; nel Vibonese a Pizzo e Sant’Onofrio.
In Calabria l’Aspromonte è una delle zone più colpite dai roghi: gravemente minacciate le faggete patrimonio dell’UNESCO, situate nel territorio di San Luca. Nelle ultime ore, le fiamme si sono dirette verso il territorio di Montalto, la cima più alta con i suoi quasi 2mila metri di altitudine. I danni sono ingenti e in più occasioni sono state lambite abitazioni e fabbricati rurali, con la morte anche di alcuni capi di bestiame.
Situazione molto complessa a Catanzaro: il sindaco Sergio Abramo ha lanciato un appello “a tutti i cittadini che dovessero scorgere dei roghi o notare dei comportamenti sospetti, di segnalarlo immediatamente alle autorità competenti. Mi è stato confermato dai Vigili del fuoco che gli Incendi, in corso nel nostro territorio in queste ore, sono, in gran parte, di natura dolosa. Non posso che esprimere la mia ferma condanna rispetto alle azioni di delinquenti che causano un grave danno al patrimonio boschivo e, per giunta, restano anche impuniti per l’impossibilità di essere individuati dalle forze dell’ordine“.
Le fiamme hanno spadroneggiato anche a Borgia, Simeri Crichi, Zagarise.
Il sindaco di Zagarise, Domenico Gallelli, ha sottolineato: “Ancora una volta un incendio doloso appiccato in più parti sta interessando il nostro paese, in particolare la zona di Campanaro. Il sistema regionale non può fare affidamento solo sui volontari, servono squadre giovani e formate altrimenti perderemo tutto il nostro patrimonio boschivo“.
In Sicilia le fiamme continuano a devastare le Madonie, i monti della provincia di Palermo, da giorni sotto assedio: in cenere la vegetazione, ma anche case e aziende soprattutto nelle Petralie, a Geraci Siculo e nel Monrealese, tra Piano Geli, San Martino delle Scale e Montefiascone. I vigili del fuoco di Palermo sono impegnati con più squadre per contenere il fuoco alimentato dal caldo intenso e dal vento forte.
Il governatore Nello Musumeci ha chiesto lo stato d’emergenza nazionale per le Madonie e oggi sono in Sicilia il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, per incontrare i sindaci dei Comuni più colpiti.
Segnalati roghi anche in Campania, nel Casertano: nella serata di ieri un vasto rogo è divampato sul monte Tifata. Le fiamme hanno distrutto ettari di vegetazione in poche ore. Incendi anche sul monte Sant’Angelo, a Vairano Patenora (Caserta), dove sono andati distrutti migliaia di uliveti.
Numerosi incendi nelle ultime 24 ore anche in Sardegna: per 6 di 13 roghi il Corpo forestale ha utilizzato, oltre alle squadre a terra del sistema regionale, anche mezzi aerei.
Un incendio è divampato ad Arzana località Bruncu Allasu, a Santu Lussurgiu località Mura Matta. In provincia di Sassari un rogo si è sviluppato a Bottidda località Basileddu, un altro non lontano dal centro di Borore località Crastu Abile. Altro incendio a Orroli località Bruncu su pala. Infine fiamme anche a Serri località Nuraghe Comas de Pisu, spente a notte fonda.