Migliaia di persone sono fuggite dalle loro case sull’isola greca di Eubea, in Grecia, mentre gli incendi hanno bruciato ettari di terreno per il 7° giorno consecutivo. Il vice ministro per la Protezione civile Nikos Hardalias ha parlato di ”un’altra notte difficile”. L’agenzia di stampa Ana riferisce che i vigili del fuoco hanno combattuto fino all’alba a Monokarya per impedire agli incendi di raggiungere la città di Istiaia, minacciata dalle fiamme. I soccorritori stanno avendo ”serie difficoltà” anche per la visibilità limitata, ha affermato Hardalias.
Nel Nord dell’isola le fiamme hanno isolato 8 villaggi, mentre un secondo fronte, a Sud, minaccia 3 città.
Nella notte hanno lasciato le loro abitazioni gli abitanti di 3 centri abitati, evacuati dalle spiagge con traghetti e navi della Marina militare. Nonostante molte case siano state distrutte, finora i centri urbani sono stati salvati, anche grazie al coraggio degli abitanti che non hanno voluto lasciare le proprie abitazioni in balia delle fiamme e si sono uniti ai vigili del fuoco, che combattono anche con i continui cambi di direzione del vento.
Gli incendi sono scoppiati in molte parti del Paese durante una settimana caldo intenso, la peggiore ondata in Grecia in tre decenni, con temperature torride e venti caldi. In tutto il Paese, le foreste sono state bruciate e decine di case e attività commerciali sono state distrutte. La guardia costiera ha evacuato più di 2.000 persone, tra cui molti residenti anziani, da diverse parti dell’isola da martedì, in drammatici salvataggi in mare mentre il cielo notturno si è tinto di un rosso apocalittico. Altri sono fuggiti dalle case a piedi durante la notte, percorrendo strade costellate di alberi in fiamme.
La Grecia ha dispiegato l’esercito per aiutare a combattere gli incendi e diversi Paesi tra cui Francia, Egitto, Svizzera e Spagna hanno anche inviato aiuti, compresi gli aerei antincendio.