Sono aumentati ad almeno 27 i morti provocati dalle inondazioni nella regione del Mar Nero, nel nord della Turchia: lo hanno reso noto le autorità responsabili della gestione dei disastri naturali. Una persona risulta ancora dispersa, mentre è in corso una vasta operazione di ricerca e soccorso.
Finora sono state evacuate oltre 1.400 persone ed altre 740 circa si sono rifugiate in alloggi destinati agli studenti. Proseguono le operazioni di soccorso anche con l’aiuto di elicotteri. Le forti piogge hanno danneggiato anche la rete elettrica lasciando circa 330 villaggi senza corrente. Secondo la Protezione civile turca (AFAD), cinque ponti sono crollati e molti altri hanno subito danni. Intanto, hanno reso noto le autorità, 299 incendi che avevano colpito le province sudoccidentali del Paese nelle ultime due settimane sono stati domati.
Le inondazioni hanno interessato una vasta parte dell’area sul Mar Nero, causate da forti piogge nella notte di martedì. Dopo 24 ore il livello dell’acqua si è alzato tanto da trasformare le strade di molte città in fiumi, la cui furia ha spazzato via numerose auto.
“E’ un disastro che non si vedeva da 50 o 100 anni, forse. Abbiamo registrato precipitazioni record,” ha affermato il ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, Bekir Pakdemirli. Le forti precipitazioni hanno anche innescato diverse frane, una delle quali ha causato il crollo parziale di un ponte stradale, per il quel 8 persone sono state ricoverate in ospedale.