La decima edizione della giornata della meteorologia, organizzata da il 18-19 settembre da DataMeteo a Busca, nel Cuneese, è stata incentrata sul cambiamento climatico incipiente a partire proprio dalle nostre Alpi e da un suo simbolo: il Monviso.
Al mattino, nella splendida cornice di Ingenium Museo parco dell’ingegno che chi ha ospitato, mongolfiera e parapendio hanno colorato il cielo buschese in una giornata non calda ma tersa, con studenti ed insegnanti che, con il naso all’insù, li hanno ammirati librarsi in volo e li hanno visti rubare un pezzo di azzurro per popolarlo di colori, mentre sui social le due passeggere di eccezione (Beatrice Aimar e Hind el Faqir) raccontavano le emozioni di questo volo silenzioso e di come ci si sente “a condividere il cielo”.
Studenti attenti ed interessati anche alla conferenza del dott. Paolo Bertolotto, meteorologo di Arpa Piemonte, il quale ha spiegato che non c’è più tempo: il cambiamento climatico è una realtà che sta modificando il nostro ambiente. “Pensiamo solo ad un simbolo delle nostre Alpi, il Monviso” ha sottolineato, aggiungendo poi: “Non lo vedremo più come lo abbiamo visto sinora in fotografie e video, perché la roccia friabile e la modificazione del permafrost, complici le alte temperature e l’assenza di precipitazioni, hanno innescato un processo di sgretolamento progressivo“.
Già: proprio la mancanza di neve, i nevai ridotti al lumicino e una siccità preoccupante sono tra le cause del profondo squilibrio del bilancio idrico, aggravato dal –40% di precipitazioni a livello annuale in provincia.
Di ciclo dell’acqua e interazione con l’elemento neve ha parlato un vero esperto del settore nivologico: l’ingegner Matto dall’Amico che ha trasportato i presenti in una dimensione veramente in tema con l’argomento della giornata. Secondo suo figlio “la neve sa di cielo“. Oltre alla poesia della frase, queste parole racchiudono l’essenza del suo intervento, con il quale ci ha fatto capire quanto bella, complicata da prevedere ma indispensabile sia per la nostra vita la dama bianca, che cade sotto forma di fiocchi che sono e sanno un po’ del cielo di tutti noi.
Il pomeriggio poi è continuato con la visita all’elicottero, un modello restaurato dal comandante Davide Giordano, nonno dei moderni velivoli usati per spegnimento incendi, elisoccorso, protezione civile e quindi di indubbia utilità, come ha sottolineato il pilota, mentre Davide Vailati del Paradelta club di Cuneo e Danilo Racca di Flyespression (il pilota del parapendio che al mattino ha volato con la mongolfiera) hanno illustrato ai presenti i segreti di questi sport rispettosi dell’ambiente. Da ultimo non poteva mancare il drone, nuova frontiera del monitoraggio.
Di rispetto dell’ambiente, sostenibilità ambientale, cambiamento climatico hanno invece parlato sia sabato che domenica I Ciceroni del Clima, ovvero la classe 3D dell’Istituto Comprensivo di Busca, la quale ha ribadito che non c’è più tempo: dobbiamo imparare a convivere con il cambiamento climatico, conoscendolo ed adottando comportamenti virtuosi per mitigarlo.