Il 4 settembre 1888 George Eastman brevettava il rullino Kodak

La prima fotocamera compatta per l'uso anche da parte dei dilettanti e fornita di un rullino con una pellicola a rotolo fu brevettata il 4 settembre 1888 da George Eastman, inventore e fondatore della Kodak
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Il 4 settembre 1888 George Eastman depositò il brevetto per la fotocamera che utilizzava il rullino kodak con una pellicola fotografica asciutta, trasparente, flessibile e fornita in rotolo.
Si trattava di uno strumento compatto che spopolò da quel momento poiché consentiva anche ai non professionisti di ottenere immagini fotografiche facilmente ed economicamente.
Quel giorno Eastman registrò anche il marchio Kodak e ancora oggi, nell’immaginario di tutti, il nome dell’azienda è un riferimento assoluto in merito alla fedeltà e alla precisione dei colori.

Chi era George Eastman

George Eastman era nato nello stato di New York nel 1854 ed era cresciuto in una famiglia che imperversava in notevoli difficoltà economiche. Aveva iniziato presto a lavorare a circa 14 anni e si era appassionato solo molto più tardi alla fotografia, quando aveva compiuto già 24 anni.
A quel punto mise in piedi una società di produzione di lastre rigide proprio per le macchine fotografiche e ottenne un buon successo.

L’obiettivo di Eastman, tuttavia, era quello di semplificare la fotografia, rendendola disponibile a tutti, non solo ai fotografi professionisti. Fu così che nel 1883 annunciò di aver inventato un nuovo tipo di film che era disponibile in rotoli.

Eastman perfezionò quindi la prima pellicola in rotolo trasparente commerciale, aprendo tra l’altro anche ad altre invenzioni come la cinepresa di Thomas Edison del 1891.

Il brevetto del rullino e del marchio Kodak

Quando il fondatore della Kodak, brevettò la prima fotocamera che poteva essere utilizzata anche da non professionisti, la promosse con uno slogan destinato a rimanere nella storia per immediatezza ed efficacia: “Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto”.

Fu il 4 settembre 1888 che Eastman ottenne negli Stati Uniti il brevetto, dal numero 388,850, per la prima macchina fotografica con pellicola, così nasceva la Kodak, destinata a rivoluzionare per sempre il mondo delle immagini.
Lo stesso giorno, Eastman depositò anche il marchio Kodak, sul cui nome sono state narrate una serie di origini fantasiose, ma che l’inventore stesso spiegò nasceva dal desiderio di dare “un nome breve, vigoroso, facile da pronunciare e, per soddisfare le leggi sui marchi depositati, non significava nulla”.

A passare alla storia, da quel momento, fu la prima macchina fotografica: la Kodak mod.1 a box. Si trattava di uno strumento privo di qualsivoglia tipo di regolazioni e dotata solamente di un pulsante di scatto, del mirino per l’inquadratura e del sistema di avanzamento della pellicola.

Fino a quel momento venivano utilizzate le lastre fotografiche rigide, ma la straordinaria innovazione era proprio l’utilizzo di una pellicola sensibile alla luce che consentì agli strumenti fotografici di divenire più leggeri ed economici, inoltre il procedimento necessario a ottenere una foto era molto più rapido.

L’invenzione di una pellicola flessibile che fosse resistente e relativamente maneggevole richiese a Eastman diversi anni di lavoro, ma alla fine fu pronta una pellicola che consentiva anche ma di ottenere una grandezza ridotta della fotocamera che aveva dimensioni compatte, sei pollici e mezzo per tre pollici e tre quarti, che la rendeva di facile utilizzo per un ampio pubblico.

La fotocamera divenne un fenomeno di massa, aveva l’aspetto di una scatola di colore giallo che veniva venduta sigillata e dotata di una pellicola in grado di fornire 100 pose, dopo l’utilizzo doveva essere rimandata alla Kodak che provvedeva a sviluppare e poi stampare le foto.
Non si trattava, tuttavia, di uno strumento economico dato che la camera veniva venduta ad un prezzo equivalente ai nostri 600 euro (comprensivo anche di sviluppo).

La Kodak oggi

Storicamente la Eastman Kodak Company, più nota come Kodak, è stata legata alla fotografia tradizionale con la produzione sia di macchine fotografiche che per la produzione di prodotti amatoriali e professionali per lo sviluppo della stampa delle fotografie.

La Kodak è stata per lunghissimo tempo dominante nella produzione delle pellicole fotografiche e in particolare nella produzione della sua pellicola invertibile per diapositive Kodachrome, il cui sviluppo è cessato definitivamente nel 2010, rimanendo ancora oggi il riferimento assoluto in merito alla fedeltà e alla precisione dei colori.
Oggi con l’avvento dei nuovi strumenti digitali si è concentrata proprio nel settore della fotografia digitale, nella diagnostica medica per immagini e sulla produzione di apparecchiature e prodotti per immagini e stampa.

Dal 2017 l’azienda ha ricominciato a riprodurre pellicola per rispondere alla sempre maggiore richiesta di fotografie analogiche che stanno spopolando tra i Millennials e nel 2018 ha siglato un contratto con Hollywood. Il film Tenet di Christopher Nolan è stato proprio girato su pellicola Kodak 65mm.

Chi volesse fare un giro nel mondo creato da Eastman quel 4 settembre 1888 può recarsi alla Ryerson University di Toronto, in Canada, poiché l’intera collezione del Museo Kodak Heritage in seguito alla sua chiusura del 2005 è stata donata all’istituzione e accoglie i visitatori che ammirano la storia di un’azienda e di un brevetto che cambiarono l’immaginario di intere generazioni di fotografi dilettanti e professionisti.

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