“Non bisogna parlare di immunità di gregge, nel senso di annullare completamente la circolazione virale, ma di ritorno alla normalità evitando la malattia grave. Questo deve essere l’obiettivo della campagna di vaccinazione“. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “Nessun vaccino protegge al 100% ed è stato un miracolo – ha detto Rezza – avere a disposizione nel giro di pochi mesi vaccini con una efficacia di oltre il 90%”. “Qualcuno dice che i vaccini non sono così buoni. Sono fra i vaccini più efficaci che abbiamo mai avuto a disposizione. I dati delle ospedalizzazioni di questi mesi parlano chiaro“, sottolinea Rezza.
“In questo momento stiamo contenendo bene l’epidemia da Covid-19, nell’ambito di una situazione epidemiologica che ci solleva se non fosse per certi segnali che provengono dal resto dell’Europa. La nostra tendenza è comunque alla diminuzione dell’incidenza e del valore Rt”, ha aggiunto Rezza precisando che “alla luce della situazione europea viene da chiedersi se riusciremo a mantenere o meno una situazione diversa dagli altri paesi“, ha concluso.
Il test sierologico non serve ai fini della decisione di vaccinarsi contro l’infezione di Covid-19, poiché non è indicativo, ha ribadito Rezza. Tale indicazione è già presente in varie circolari del ministero relative alle modalità della vaccinazione anti-Covid.
“Rivaccineremo alcune categorie a prescindere dal test sierologico. Altro conto è fare degli esami a scopo di ricerca“, ha precisato Rezza. “L’Aifa ha dato un’indicazione alla terza dose per gli immunodepressi e trapiantati perché rispondono meno al vaccino e queste persone saranno dunque le prima ad avere una dose aggiuntiva a settembre. Poi ci saranno altre categorie come over-80 e operatori sanitari“. La circolare del ministero sulla terza dose, o dose aggiuntiva, ha concluso Rezza, “seguirà le indicazioni date dall’Aifa e dal parere Cts. La circolare sarà generica ma seguiranno note tecniche e dettagli per la migliore definizione delle categorie di immunocompromessi. Ma allo stesso tempo si sta valutando con Aifa, Cts e Regioni come proseguire la campagna vaccinale“.