Si assottiglia sempre più la possibilità che un’espulsione di massa coronale (CME) possa colpire la Terra in queste ore e produrre aurore: una nube di particelle cariche ha lasciato il Sole l’8 settembre, spinta da un’esplosione generata dalla macchia solare AR2864.
Secondo gli analisti della della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) la CME avrebbe dovuto sfiorare il nostro pianeta l’11 settembre, ma non è ancora arrivata.
Rimangono due possibilità: la CME è in ritardo o ha mancato il bersaglio.
In ogni caso, diventa sempre più improbabile una tempesta geomagnetica durante questo fine settimana.
*** AGGIORNAMENTO ***
L’espulsione di massa coronale del Sole ha mancato l’obiettivo: è la 5ª CME a “sfiorare” la Terra
Il brillamento dell’8 settembre
Nelle prime ore dell’8 settembre, la macchia solare AR2864 ha generato un brillamento solare di classe C2.
L’esplosione ha prodotto un’onda d’urto che si è diffusa nell’atmosfera del Sole e ha scagliato nello Spazio un’espulsione di massa coronale (CME) asimmetrica.
Eruptive C2.3 flare from AR 12864 with a nice global EUV wave. A bright CME is seen in LASCO C2 images so far available. pic.twitter.com/L5YazcMDYv
— Halo CME (@halocme) September 8, 2021
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.