Continua l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja sull’isola di La Palma, alle Canarie. Il pennacchio di anidride solforosa (SO₂) ha viaggiato dalle Canarie su tutto il continente europeo fino all’arcipelago norvegese delle Svalbard, nell’Artico, secondo il Servizio di Monitoraggio Atmosferico di Copernicus (CAM) dell’Unione Europea.
Gli impatti della SO₂ rilasciata dal Cumbre Vieja su meteo e qualità dell’aria in superficie probabilmente saranno molto piccoli. La maggior parte dell’anidride solforosa emessa si trova molto più in alto nell’atmosfera, soprattutto mentre ci si allontana dalla fonte, e potrebbe essere visibile solo come una leggera foschia nel cielo, afferma Mark Parrington, scienziato di CAMS.
Questo pennacchio, inoltre, continuerà a sorvolare la parte orientale della Penisola Iberica, le Baleari e il Nord Africa, addentrandosi anche nel Mediterraneo orientale e altre zone dell’Est Europa.
Il Cumbre Vieja ha registrato ieri una percentuale di emissioni di anidride solforosa di circa 567 tonnellate giornaliere, molto meno alle emissioni della settimana scorsa, quando il vulcano è arrivato ad emettere tra le 6.000 e le 9.000 tonnellate ogni giorno, secondo le informazioni dell’Istituto di Vulcanologia delle Canarie (INVOLCAN). L’anidride solforosa in alte concentrazioni può provocare irritazioni delle mucose, lacrimazione, infiammazioni polmonari.
Inoltre, nelle ultime ore, la lava si è addentrata in una zona di coltivazioni di banane – una risorsa economica fondamentale per gli abitanti di La Palma – distruggendo terreni. Il contatto tra la lava e la plastica delle serre ha creato una nube tossica, che però si è già “diluita” senza mettere in pericolo persone, secondo il direttore tecnico del piano d’emergenza per l’eruzione, Miguel Angel Morcuende.
Intanto, il vulcano, la cui attività è “bruscamente diminuita” per buona parte della giornata di ieri, ha poi ripreso a emettere lava, che ora è più “fluida” e scorre più rapidamente a valle, ricordando le colate tipiche delle eruzioni alle Hawaii, ha aggiunto Maria José Blanco, direttrice dell’Istituto Geografico Nazionale. Per il resto, rimane l’incertezza sulla possibilità che lava raggiunga il mare, hanno affermato le autorità. La lava sprigionata più recentemente dal vulcano avanza principalmente al di sopra di strati precedenti.