L’incendio scoppiato ieri sera in provincia di Malaga, nel sud della Spagna, ha bruciato più di 2.100 ettari di terreno nei comuni di Jubrique, Estepona, Benahavis e Genalguacil: lo ha reso noto Carmen Crespo, assessore regionale allo Sviluppo Sostenibile dell’Andalusia. Le autorità hanno proceduto all’evacuazione di quasi 1.000 persone residenti nella zona colpita dalle fiamme e interrotto la circolazione su un tratto dell’autostrada Ap-7 (in due circostanze, stamattina e poi di nuovo nel primo pomeriggio) e su due strade provinciali. Crespo ha spiegato ai giornalisti inviati sul posto che si tratta di un incendio “abbastanza grande” e che il forte vento, con “raffiche di vento di più di 50 chilometri all’ora“, ha complicato nelle scorse ore le operazioni di spegnimento.
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha espresso su Twitter la sua “solidarietà” per le persone sfollate. “Immagino la loro desolazione e impotenza“, ha scritto. Il servizio antincendio della regione, Infoca, ha dichiarato che un vigile del fuoco di 44 anni è morto a causa delle ustioni causate dalle fiamme. La vittima faceva parte di un equipaggio di quasi 300 vigili del fuoco che lavoravano a terra e aiutati da 29 aerei ed elicotteri, hanno detto le autorità.
Le autorità regionali dell’Andalusia hanno attivato un piano d’emergenza che permetta di adottare misure di protezione di persone e beni. Sul posto sono interventi pompieri e mezzi antincendio terrestri e aerei, che hanno lavorato per ore. Il forte vento che si registra nella zona ha reso più complicati i lavori di spegnimento del rogo.