Saranno presto presenti sul mercato nuovi vaccini contro i batteri ad alta resistenza, che non riescono ad essere debellati con gli antibiotici, divenuti ormai arma quasi inefficienti in alcuni casi e contro determinate infezioni. I vaccini in questione non agiscono soltanto contro i virus, ma anche contro diversi batteri. Per alcune infezioni batteriche, come quelle che causano il tetano, la meningite e la difterite, esistono già apposite vaccinazioni, obbligatorie in età adolescenziale. A spiegarlo è Marco Tinelli, infettivologo e componente del Direttivo Nazionale della SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, che anticipa alcuni dei contenuti dell’ottavo Congresso AMIT (Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali) dedicato alla resistenza dei batteri agli antibiotici che si terrà giovedì 16 e venerdì 17 settembre a Milano.
La ricerca contro il Covid sta spingendo infatti anche quella contro altre infezioni, sia virali che batteriche. “Sono in via di avanzata sperimentazione, mediante metodologie di preparazione innovative che eliminano gli effetti collaterali, vaccini contro i batteri gram negativi e gram positivi come ad esempio la Klebsiella pneumoniae, Stafilococco aureo, ma anche il Clostridium difficile batterio che provoca patologie intestinali anche molto gravi ed e’ diffuso sia in ambito ospedaliero che nelle RSA” spiega Tirelli. Marco Cavaleri, responsabile della strategia sui vaccini di EMA, l’agenzia europea del farmaco spiega che l’agenzia europea oltre a facilitare la produzione di nuovi prodotti antibatterici, svolge un lavoro basato su un approccio transnazionale concordato con altre agenzie: “Per perseguire questi obiettivi, la strategia prevede la ricerca di terapie innovative, come nuove classi di antibatterici, virus batteriofagi, microbioma umano e altri prodotti biotecnologici contro i ceppi multiresistenti“.