Il campo magnetico terrestre rimane instabile a seguito dell’impatto di un’espulsione di massa coronale avvenuto il 17 settembre (alle 02 circa UTC, le 4 ora italiana).
I previsori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) affermano che sono possibili tempeste geomagnetiche di classe G2 oggi, 18 settembre, mentre la Terra passa attraverso la scia della CME.
Una tempesta geomagnetica di classe G2 (moderata, in una scala di 5 livelli), oltre a produrre spettacolari aurore visibili anche a latitudini inconsuete, può creare disturbi ai sistemi elettrici e alle comunicazioni radio alle alte latitudini.
Cosa succede quando la Terra viene colpita da una CME “debole”
La CME ha colpito lievemente il campo magnetico terrestre il 17 settembre: l’impatto è stato molto debole, se si considera che ha aumentato la velocità del vento solare di “soli” 40 km/s.
Nonostante il colpo debole, la CME ha avuto comunque effetti sull’attività geomagnetica nelle ore successive, quando la scia della CME ha interagito col campo magnetico terrestre.
Marketa Murray ha scattato questa foto da Fairbanks, Alaska:
La sua immagine mostra perché anche le CME deboli sono attese con impazienza dai fotografi di aurore: le nubi di particelle cariche riescono ad aprire crepe nel campo magnetico terrestre, permettendo al vento solare di entrare nella magnetosfera e dare vita a scorci mozzafiato.
Evan Zucker ha filmato lo spettacolo da High Level, Alberta:
La CME del 13 settembre
La CME che ha colpito il campo magnetico terrestre ha lasciato il Sole il 13 settembre, spinta verso di noi dall’esplosione di un filamento di magnetismo.
Tracciare questa CME è stata un’operazione molto complessa, perché nelle immagini del coronografo si sovrapponeva ad almeno altre due nubi di particelle.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.