Oggi un flusso di vento solare raggiungerà la Terra, potrebbe innescare disturbi geomagnetici e aurore

E' previsto oggi, lunedì 6 settembre, l'arrivo di un flusso di vento solare generato nei giorni scorsi da un buco coronale
MeteoWeb

Un flusso di vento solare si sta avvicinando alla Terra, e l’arrivo è atteso oggi, lunedì 6 settembre: il materiale gassoso potrebbe creare disturbi geomagnetici, ma non tempeste geomagnetiche. Lo stato di “unrest” potrebbe essere sufficiente per innescare aurore ad alta latitudine.

Il flusso di vento solare è stato generato da un buco coronale nell’atmosfera solare: questa regione del Sole ha prodotto una raffica di vento solare che potrebbe dare vita a uno spettacolo di luci polari, un fenomeno che giunge in un momento propizio.
Settembre è infatti uno dei mesi migliori dell’anno per le aurore, come ha confermato più volte anche la NASA: in questo periodo dell’anno, infatti, anche piccole raffiche di vento solare possono innescare il fenomeno. I motivi principali sono 2: l’aumento dell’oscurità autunnale e l’effetto Russell-McPherron (soprattutto nei periodi prossimi agli Equinozi, si aprono “squarci” nella zona di contatto tra i campi magnetici solare e terrestre, permettendo al plasma solare di raggiungere ancora più agevolmente l’atmosfera del nostro pianeta).

vento solare 5 settembre
Credit: Atmospheric Imaging Assembly (AIA) for the Solar Dynamics Observatory (SDO)

Cos’è un buco coronale

Un buco coronale è un’area nell’atmosfera del Sole dove il campo magnetico arretra e consente ai gas di sfuggire: si tratta di un vero e proprio “squarcio” che appare sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese.
Sono regioni che appaiono più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette e si tratta in genere di fenomeni estesi e di lunga durata: sono in grado di produrre raffiche veloci di vento solare che, se raggiungono la Terra, possono innescare aurore polari, tempeste geomagnetiche e interferenze nelle comunicazioni radio.

Cos’è il vento solare

I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h.
Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.

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