L’azienda Moderna ha annunciato di aver presentato all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) i dati per l’approvazione condizionata alla commercializzazione (CMA) per la valutazione di una dose di 50 μg per il richiamo (terza dose) del vaccino Moderna COVID-19 (mRNA-1273). Lo comunica l’azienda in una nota.
Lo studio modificato di fase 2 e ulteriori analisi “mostrano che una dose di richiamo di 50 μg del nostro vaccino COVID-19 induce robuste risposte anticorpali contro la variante Delta“, ha affermato Stephane Bancel, amministratore delegato di Moderna. I titoli anticorpali neutralizzanti, spiega inoltre l’azienda, “erano diminuiti significativamente, prima del potenziamento, a circa 6 mesi” dalla seconda dose di vaccino. Una dose di richiamo di mRNA-1273 ha “aumentato i titoli neutralizzanti significativamente. Dopo una terza dose, un livello simile di titoli anticorpali neutralizzanti – si sottolinea – e’ stato raggiunto in tutti i gruppi di eta’, in particolare negli anziani (eta’ pari o superiore a 65 anni)”.
Un’analisi aggiuntiva ha mostrato che una dose di richiamo di mRNA-1273 ha indotto risposte anticorpali robuste e un aumento dei titoli anticorpali per tutte le varianti di interesse, tra cui Beta (B.1.351) di 32 volte, Gamma (P.1) di 43,6 volte e Delta (B.1.617.2) di 42,3 volte. I dati degli studi, rende noto l’azienda, saranno ora sottoposti per la pubblicazione.