Il nome geografico è Vinicunca ma è conosciuta come la Montagna dei Sette Colori o la Montagna Arcobaleno e si trova in Perù. Si tratta di una montagna alta oltre 5000 metri che fa parte della catena delle Ande ed è uno straordinario spettacolo offerto da madre natura con i suoi colori che vanno dall’azzurro al viola, dall’ocra all’arancio al verde e che si stagliano sul cielo terso che sovrasta la catena montuosa.
Si tratta di un maestoso paesaggio variopinto che solo da circa 40 anni è possibile ammirare poiché prima era rimasto coperto dalle nevi perenni. Tuttavia, non si tratta di un’esperienza semplice poiché l’altitudine e la difficoltà per arrivare alla montagna richiedono fatica e la presenza di una guida esperta.
Cos’è Vinicunca e come visitarla
Il nome geografico della Montagna Arcobaleno è Vinicunca, si tratta di una coloratissima e del tutto originale formazione rocciosa che fa parte della Cordigliera delle Ande, precisamente si trova nella parte più orientale delle Ande meridionali. Si colloca a circa 5.200 metri di altezza sul livello del mare sul ghiacciaio di Ausangate a circa 100 chilometri dalla città di Cusco.
Vinicunca è stata inserita tra i 100 luoghi da visitare almeno una volta nella vita dalla National Geographic perché la peculiarità del luogo non è da individuarsi solamente nel paesaggio naturalistico ma anche e soprattutto nel suo inestimabile valore naturalistico e geologico.
È solo da qualche anno che è possibile ammirare la Montagna Arcobaleno che si preserva comunque come un luogo magnificamente incontaminato poiché per ammirarlo è necessario affrontare un trekking alquanto impegnativo perché il percorso prevede diverse faticose salite e la mancanza di ossigeno dovuta all’alta quota mette a dura prova il fisico.
La Montagna Arcobaleno, tuttavia, oggi è più accessibile di quanto non lo fosse solo qualche anno fa anche grazie ad alcune vie carrozzabili e alla spinta della Camara de Turismo regionale del Perù che ha voluto concedere un’alternativa al flusso di turisti in sempre maggiore espansione nella città di Cusco e presso le rovine di Machu Picchu.
Il percorso dunque dev’essere seguito dalla presenza di guide specializzate e senza ricorrere all’autonoma improvvisazione, questo consente, tuttavia, di incontrare lungo il tragitto le comunità locali e apprezzare la fauna locale allo stato naturale come i molti lama, alpaca e vicuña che popolano da secoli l’altopiano.
Se si pianifica la visita a Vinicunca come un percorso che non si limiti alla Montagna Arcobaleno si può inserire anche la Valle Rossa nell’itinerario, che ha meno turismo ma non è meno affascinante della prima.
Questa si trova a poche centinaia di metri dalla Montagna dei sette colori da cui scendendo si può facilmente trovare il punto di osservazione per la Valle Rojo. Il punto panoramico consente poi di osservare da un lato il monte dai colori dell’arcobaleno e dall’altra la vallata rossa.
A cosa sono dovuti i colori della Montagna Arcobaleno?
Vinicunca è rimasta per molto tempo nascosta sotto uno strato spesso di ghiaccio, ma una volta che questo si è sciolto ha fatto emergere tutta la tavolozza di colori che caratterizza la montagna.
Solo 40 anni fa, infatti, a causa dell’innalzamento delle temperature, la neve perenne e il ghiaccio sciogliendosi hanno lasciato emergere tutta la suggestione di questo variopinto paesaggio.
Milioni di anni fa si sono depositati in questo luogo una serie di materiali come: ferro, zolfo, rame, dolomite ed ematite che oggi creano questo straordinario effetto.
Questi colori naturali dovuti alla composizione di minerali che si sono depositati sulle pareti della montagna hanno una storia millenaria poiché questi si sono sovrapposti a seguito della collisione delle placche tettoniche.