Catania sta vivendo ore di terrore, travolta da un violento nubifragio che, sommato alle ingenti piogge degli ultimi giorni, ha letteralmente mandato sott’acqua la città, provocando anche una vittima. Le immagini e i racconti dalla città sono spaventosi: strade completamente sommerse, auto trascinate via dalla furia dell’acqua, che ha travolto anche le persone.
“L’acqua che scende come un fiume in piena. Io che dall’ufficio vedo due anziani che cercano di attraversare la strada ed uno di loro che cade e viene trascinato dalla corrente piovana. Tutto questo non può essere reale. Ho visto con i miei occhi lo scenario apocalittico di uno di quei film sui disastri naturali“. Francesca Rinaldi, 59enne residente a Catania e dipendente dell’azienda catanese “Tutto Parquet”, ha raccontato all’Adnkronos la terribile scena vista dalla vetrina del suo negozio in Via Antonino Longo, nel pieno centro di Catania. La 59enne è rimasta bloccata all’interno del negozio per 4 ore.
“Della coppia di anziani al semaforo, l’uomo che è caduto è riuscito a salvarsi solo aggrappandosi ad un palo, senza però riuscire ad alzarsi. Io avrei voluto aiutarlo, ho avuto tanta paura per lui ma non potevo mettere piede fuori dalla porta del negozio. Per fortuna una ragazza, non appena ha visto la scena, ha fermato l’auto per soccorrerlo. Io e la mia collega le abbiamo gridato contro, chiedendole di non farlo perché sarebbe stato pericoloso e sarebbe stata trascinata anche lei, ma la giovane non si è fermata. Mi sono sentita impotente nel non riuscire ad aiutare quella coppia di anziani, perché da una parte vuoi farlo – aggiunge Francesca – ma dall’altra sei frenata dalla paura di essere trascinata dal nubifragio. Ho visto una Fiat che quasi galleggiava, spinta dalla corrente. A bordo c’erano due signore. Una di loro ha tirato la mano fuori dal finestrino come per chiedere aiuto. Avrei voluto soccorrere anche loro ma non potevo. Allora sono scoppiata a piangere, ho cominciato a tremare e ho chiamato i soccorsi. Per fortuna, un ragazzo che si trovava dal loro stesso lato del marciapiede, è riuscito a farle uscire, prima che l’auto venisse trasportata via dalla corrente, per poi fermarsi di traverso verso la vetrina del nostro negozio. Ho avuto perfino paura che riuscisse a romperla. L’acqua è entrata dentro le nostre auto e anche dentro il negozio, mi è arrivata fino alle caviglie. La corrente piovana è persino riuscita a portar via la targa della macchina della mia collega. Con grande difficoltà, pregando che l’auto non si fermasse, siamo poi finalmente riuscite a tornare a casa“, ha concluso.
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