La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), un’infezione virale altamente trasmissibile si è diffusa in tutto il mondo causando un aumento esponenziale della morbilità e della mortalità. Ma finora sono disponibili informazioni limitate per descrivere le caratteristiche di presentazione, i risultati e le modalità di trattamento dei pazienti COVID-19 in Nigeria. Lo studio condotto in Nigeria mirava a descrivere le caratteristiche demografiche e cliniche, le comorbilità sottostanti, le modalità di trattamento e gli esiti dei pazienti isolati e trattati in un centro di isolamento e trattamento COVID-19 riproposto ad Abuja, in Nigeria.
Si è trattato di uno studio retrospettivo che ha esaminato le cartelle cliniche di 300 pazienti. I dati raccolti dalle cartelle cliniche includono dati demografici, caratteristiche cliniche, misure di trattamento e risultati. Secondo i risultati, su 300 pazienti studiati, il 61,0% era di sesso maschile. L’età media dei partecipanti era tra i 38 e i 14 anni. Meno della metà dei pazienti (40,3%) aveva una o più comorbilità sottostanti con l’ipertensione. La maggior parte (62%) dei pazienti era lievemente sintomatica, il 33% era asintomatico mentre solo il 2% era gravemente sintomatico. I sintomi di presentazione più comuni includono tosse 34,0%, febbre 30,3%, anosmia 28,7% e disgeusia 22,7%. Età avanzata, istruzione terziaria e presenza di comorbilità sottostante erano significativamente associati alla presentazione sintomatica di COVID-19. La durata mediana del tempo tra i test di laboratorio positivi e la presentazione per il trattamento è stata di 5 giorni. Tutti i pazienti sono stati trattati con una combinazione di ivermectina, azitromicina, zinco e vitamina C senza decessi registrati.
La durata media della permanenza presso la struttura è stata di 9 giorni, per questo motivo, secondo i ricercatori, occorre prestare molta attenzione ai pazienti con comorbilità poiché una gestione inefficiente di tali comorbilità potrebbe portare a mortalità che potrebbero non essere direttamente attribuibili a COVID-19.
Da questo studio è emerso dunque che l’età avanzata, l’istruzione terziaria e la presenza di comorbidità erano significativamente associate alla presentazione sintomatica di COVID-19. Anche una combinazione di azitromicina, ivermectina, zinco e vitamina C è risultata efficace nella gestione di casi lievi, moderati e gravi di COVID-19. Era anche chiaro che l’inizio precoce del trattamento previene lo sviluppo di complicanze potenzialmente letali. Inoltre, le modalità di trattamento aggiuntivo di steroidi, anticoagulanti e ossigenoterapia in aggiunta alla combinazione di trattamento di cui sopra si sono rivelate efficaci nella gestione dei casi gravi di COVID-19. I pazienti con comorbilità dovrebbero ricevere molta attenzione, poiché una gestione inefficiente di tali comorbilità potrebbe portare a mortalità, che potrebbe non essere direttamente attribuibile a COVID-19.