Covid, continuano le fake news sul Regno Unito: 3 mesi dopo il “freedom day” in Gran Bretagna la pandemia è un lontano ricordo

Nel Regno Unito, tornato alla normalità da 3 mesi, la situazione Covid non desta alcuna preoccupazione: a fronte di un aumento dei casi asintomatici individuati grazie a milioni di tamponi gratuiti, gli ospedali rimangono semi-vuoti
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Sono passati esattamente 3 mesi dal 19 luglio, data del famoso “Freedom-Day” in cui il Regno Unito ha deciso di rimuovere tutte le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19. Non è necessario neanche indossare le mascherine al chiuso: il Paese, insomma, è tornato alla normalità. In questi giorni sui media italiani si è tornato a parlare della situazione del Paese, soprattutto a causa di un nuovo aumento dei casi giornalieri che ha scatenato i soliti allarmismi (tutti italiani).

Eppure nel Regno Unito la situazione non desta alcuna preoccupazione, tanto che neanche la stampa e i media britannici parlano più di Covid. Ecco cosa dicono i dati sulla reale situazione del Paese, che ha molti meno vaccinati dell’Italia (72% dell’intera popolazione britannica vaccinata contro il 78% dell’intera popolazione italiana).

Ieri, 18 ottobre, il Regno Unito ha registrato 49.156 nuovi casi (il giorno prima erano stati 44.696). A questo proposito, bisogna specificare che il Regno Unito esegue oltre un milione di tamponi al giorno (gratis per tutti dall’inizio della pandemia, in quanto unico strumento valido per il tracciamento), dai quali emergono in grandissima prevalenza casi asintomatici che vengono curati ai primi sintomi con i farmaci giusti, evitando così l’aggravarsi della malattia e dunque il ricovero. I morti sono in media 100 ogni giorno ma la media è analoga a quella dello stesso periodo dello scorso anno: ottobre 2021 fino a questo momento ha gli stessi morti di ottobre 2020, quando non c’erano i vaccini.

Questi numeri non sono affatti drammatici. Se, infatti, a determinare le criticità sono i ricoveri in ospedale, da questo punto di vista il Regno Unito non si trova in alcuna fase di emergenza. Attualmente, i ricoveri negli ospedali britannici sono poco più di 7.000 (di cui 700 nelle terapie intensive), lontanissimi dal picco di 38-39.000 della seconda ondata tra gennaio e marzo 2021. Ogni giorno, si registrano in media 700-900 ingressi ma anche svariate dimissioni, quindi non sono numeri in grado di mettere in crisi il sistema sanitario nazionale. E pensare che con l’allentamento delle restrizioni, i soliti allarmisti avevano previsto fino a 7.000 ricoveri al giorno, previsioni che non si sono assolutamente realizzate. In questo momento, dunque, gli ospedali sono semi-vuoti di pazienti Covid nel Regno Unito e la vita continua in assoluta normalità, come se la pandemia non esistesse. Da sottolineare anche che nel Paese, non esiste alcun tipo di Green Pass. Quello che in Italia viene spacciato come uno “strumento di libertà per evitare chiusure e lockdown“, viene invece smentito da tutti quei Paesi (non solo Regno Unito ma anche Spagna, Svezia, Danimarca, Portogallo) in cui il Green Pass non esiste e non ci sono nè chiusure nè lockdown, anzi la società è tornata alla normalità pre-pandemia pur con meno vaccinati dell’Italia e con un numero più alto di casi e di ricoveri.

Regno Unito Gran Bretagna

Questa la situazione che emerge dai dati di un Paese che ha deciso di riprendere la vita normale pre-pandemia e che ha iniziato a convivere con il virus. Eppure negli ultimi giorni, in Italia sono emerse notizie di “sistemi al collasso” nel Regno Unito. In realtà, questo non ha nulla a che vedere con il Covid: la crisi riguarda i pronto soccorso, in cui si registrano livelli senza precedenti di ritardi nel Paese. Ma questo problema non è in alcun modo legato alla pandemia, infatti i ricoveri per Covid si mantengono stabili.

Insomma, il Regno Unito, a fronte dei numeri attuali, non pensa minimamente di reintrodurre limitazioni e restrizioni, avendo intrapreso la strada della convivenza con il virus. E pensare che l’Italia, che ha un numero maggiore di vaccinati e un numero irrilevante di casi giornalieri, con i contagi praticamente azzerati e gli ospedali vuoti, continua con restrizioni, limitazioni delle libertà e persino l’unico caso al mondo dell’introduzione del Green Pass persino per andare a lavoro! Dalle Alpi in sù se la ridono un po’ ovunque, mentre nel nostro Paese c’è persino chi ha il coraggio di pensare che i più bravi al mondo siamo noi!

Foto di Jessica Taylor / UK Parliament / Ansa
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