Energia, crisi sempre più grave: il PUN sale a 307 €/MWh, siamo sull’orlo dell’apocalisse energetica. Putin: “l’Europa ha sbagliato tutto”
Crisi energetica, prezzi alle stelle. Putin: "gli errori dell'Unione europea hanno provocato questo scenario indesiderato". Tutto il continente è sull'orlo di una grande apocalisse energetica
Si fa sempre più seria la situazione della crisi energetica: il PUN (Prezzo unico nazionale) dell’Italia per domani ha raggiunto la cifra record di 307 €/MWh. In Europa è peggiore solo quello della Serbia, ma eccetto la Polonia che ha una produzione energetica completamente interna, in tutti i Paesi europei la situazione sta precipitando verso una vera e propria apocalisse energetica che potrebbe avere conseguenze oggi inimmaginabili, a partire dal razionamento orario dell’energia fino a possibili blackout controllati proprio in vista della stagione invernale.
Il grafico mostra l’andamento impazzito dei prezzi di energia elettrica e gas proprio in questi giorni:
Proprio oggi il Presidente della Russia, Vladimir Putin, ha fatto il punto della situazione spiegando quello che sta succedendo: “in primo luogo – ha detto Putin – la rapida ripresa economica post-crisi ha fatto ripartire la domanda di energia. In secondo luogo, all’inizio del 2021, in molti Paesi europei il freddo inverno ha portato a una grave diminuzione delle riserve di gas naturale negli stoccaggi sotterranei, stiamo parlando dei depositi sotterranei dei nostri partner europei. Come sappiamo, il mercato globale dell’energia non tollera confusione ed esitazione. I piani di investimento sono di natura a lungo termine. Pertanto, azioni dure e avventate possono portare a gravi squilibri nel mercato, dove diversi fattori sfavorevoli si sono sviluppati contemporaneamente quest’anno. Ancora una volta, ciò dimostra come con certe pratiche i partner europei abbiano commesso degli errori. Abbiamo parlato con la precedente Commissione europea e tutte le sue attività erano volte a ridurre i contratti a lungo termine. Oggi è diventato assolutamente ovvio che questa politica era errata, poichè non teneva conto delle specificità del mercato del gas a causa di un gran numero di incertezze. La Russia è un fornitore di gas affidabile per l’Asia e l’Europa e rispetta gli impegni in pieno. Non c’è mai stato un solo caso nella storia in cui Gazprom si sarebbe rifiutata di aumentare le forniture ai suoi consumatori qualora questi avessero presentato offerte appropriate. Neanche uno“, ha detto Putin. Il presidente russo ha osservato che il più grande consumatore di gas russo in Europa – la Germania – nei primi nove mesi del 2021 ha ricevuto più di 10.124 miliardi di metri cubi di gas. “Questa quota è pari al 131,8% rispetto allo scorso anno“, ha aggiunto. “Nei primi nove mesi di quest’anno, Gazprom ha aumentato le forniture attraverso il Gts dell’Ucraina, di oltre l’8%. Si può di certo affermare che supereremo i nostri obblighi contrattuali per le forniture di gas attraverso il territorio dell’Ucraina“. Quest’operazione “per Gazprom è economicamente non redditizia, perchè è più costosa, mentre il pompaggio attraverso nuovi sistemi è molto più economico, di circa 3 miliardi di dollari all’anno. Vediamo tutti i tipi di speculazioni sul sistema di trasporto del gas in Ucraina e sulle forniture attraverso di esso“.