L’eruzione del vulcano Cumbre Vieja sull’isola di La Palma, alle Canarie, è giunta al suo 33° giorno di attività, con due colate di lava che stanno distruggendo parte della località La Laguna. Però il loro avanzamento ha frenato in questa direzione e, dopo essersi unite, sembrano prendere una direzione che le allontana da La Laguna. Un’altra colata di lava è sempre più vicina alla costa: ora si trova a soli 60 metri circa dalla scogliera e quindi dal mare.
La geologa marina María Gómez ha parlato degli effetti della lava sul fondale marino: “dai 40 metri ai 120-140 metri di profondità, l’ecosistema è sepolto per effetto dell’avanzamento della colata. Oltre questa profondità, c’è un seppellimento parziale dell’ecosistema. La nuova superficie marina, che è il delta formato dalla lava, impiegherà un po’ di tempo per essere ricolonizzata però l’effetto sopra l’ecosistema marino è localizzato nelle aree dove si trova. È la differenza che osserviamo in relazione a ciò che è successo con il vulcano sottomarino El Hierro, la cui brutale acidificazione delle acque ha praticamente distrutto tutto l’ecosistema e la vita. Il recupero sarà più rapido del previsto rispetto al sistema di vulcanico sottomarino di El Hierro”.
Sono già oltre 886 gli ettari di terra colpiti dalla lava e 2.122 gli edifici distrutti, secondo i dati del programma europeo Copernicus. La cenere vulcanica, invece, ha coperto 6.800 ettari. Sono oltre 7.000 gli sfollati.
Nel corso della mattina, sono state rilevate decine di terremoti sull’isola di La Palma. La maggior parte delle scosse ha avuto una profondità tra 9 e 15km, con una magnitudo minima di 2.6 e una massima di 4.2, nei comuni di Fuencaliente e Villa de Mazo.
Nel corso dell’eruzione, inoltre, sono stati osservati almeno quattro “lampi vulcanici”, un fenomeno generato dalla “frizione tra particelle” che “necessita di maggior esplosività rispetto a quella abituale“: lo ha reso noto l’Agenzia statale di meteorologia spagnola, aggiungendo che questi lampi sono stati registrati il 13, il 15 e il 16 ottobre.
Nella gallery scorrevole in alto e nei video seguenti, alcune immagini dell’eruzione in corso.