La lava del vulcano Cumbre Vieja, sull’isola di La Palma, ha raggiunto il mare nella notte tra il 29 e 30 settembre, ed ha già formato una lingua di oltre 20 ettari: lo ha riportato l’Istituto Vulcanologico delle Isole Canarie (Involcan). Dall’arrivo della lava in mare, il vulcano non ha smesso di espellere materiale e la cascata di lava non ha smesso di entrare nell’Oceano Atlantico: il “delta” che si sta formando è in costante crescita.
L’Istituto di Vulcanologia delle Canarie ha confermato l’apertura di una nuova bocca eruttiva, con nuova colata di lava, che ora si fa strada verso valle. La lava ha iniziato a fluire dal nuovo punto d’eruzione nella notte ed ora bisognerà capire se la nuova colata si congiungerà con quella principale o scenderà verso la costa in un’altra zona.
Prosegue l’attività sismica, che si è spostata qualche giorno fa a sud de La Palma: alcune scosse, tra cui alcune di magnitudo 3, sono state nettamente avvertite dalla popolazione.
L’ampiezza media del tremore vulcanico è al momento molto stabile, in un range di valori medi rispetto ai valori osservati dall’inizio dell’eruzione.
Per quanto riguarda i timori relativi alle emissioni di gas del vulcano Cumbre Vieja, sono giunte le rassicurazioni da parte del portavoce dell’Agenzia meteorologica statale (Aemet), secondo cui queste non compromettono la qualità dell’aria nei luoghi popolati. “La qualità dell’aria non è stata, per il momento, influenzata, nelle aree abitate dell’arcipelago delle Canarie e la situazione dovrebbe essere tale almeno durante questo lunedì e martedì,” ha affermato Rubén Del Campo in dichiarazioni raccolte da Servimedia.
Del Campo ha aggiunto che “non ci sarà alcun impatto sulla qualità dell’aria nei dintorni della penisola e delle Isole Baleari a causa dell’eruzione vulcanica” e ha sottolineato che “è stata esclusa anche la possibilità di piogge acide“. Del Campo ha precisato che, secondo il modello di dispersione degli inquinanti di Aemet relativo al pennacchio delle emissioni vulcaniche, questo si sposterà tra lunedì e martedì ad altitudini comprese tra 1.500 e 3.000 metri, prima a nord-est e poi ad est, e passerà generalmente per il nord dell’arcipelago delle Canarie. Tuttavia, ha precisato che in prossimità della superficie – nello specifico, a circa 500 metri di altitudine – le sostanze emesse dal vulcano potrebbero essere disperse nel resto delle isole, ma ha indicato che ciò avverrebbe comunque “a concentrazioni molto basse” e la qualità dell’aria non peggiorerebbe, nonostante il fatto che le particelle di cenere continuerebbero a cadere La Palma.