L’Etna torna a farsi sentire e da ieri sera l’attività vulcanica ha proseguito in crescendo.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica “alle ore 05.40 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori alti. L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 04.45 UTC, risulta in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3,0 km s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici negli ultimi 10 minuti, alle ore 05.38 UTC, è molto alto. L’ultimo evento infrasonico risulta localizzato in prossimità del cratere CSE.
La copertura nuvolosa consente una visualizzazione estremamente discontinua e parziale dell’area sommitale. Nel corso della notte è stato possibile osservare ancora i bagliori descritti nel comunicato precedente. Sulla base del modello previsionale, la cenere emessa dall’attività in corso viene dispersa in direzione E NE.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative. Esclusivamente la stazione clinometrica di Cratere del Piano mostra una leggera variazione di trend”.
L’attuale fase eruttiva dell’Etna non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.