Formicolio e dolore ai piedi? Potrebbe trattarsi di neuropatia delle piccole fibre, “controllate i valori di glicemia”

Le persone con neuropatia delle piccole fibre "dovrebbero essere sottoposte a screening per problemi cardiaci e la loro glicemia dovrebbe essere monitorata per segni di diabete"
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Secondo un nuovo studio pubblicato su Neurology, negli ultimi 20 anni il numero di persone che soffrono di neuropatia delle piccole fibre è aumentato.
Si tratta di una neuropatia periferica con sintomi diversi rispetto alla neuropatia delle grandi fibre e può causare problemi di debolezza e di equilibrio, intorpidimento, formicolio e dolore ai piedi.
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di 94 pazienti con neuropatia delle piccole fibre nella contea di Olmsted, Minnesota e nelle contee vicine per un periodo di 20 anni, ed hanno effettuato un confronto con 282 persone di età e sesso simili che non avevano neuropatia. Dallo studio è emerso che la condizione si è verificata in 13,3 per 100mila persone, con un tasso in aumento durante lo studio.
Il picco di casi rilevato dall’indagine potrebbe essere dovuto a una maggiore capacità diagnostica, ma anche all’aumento dell’obesità.
Questo aumento potrebbe essere dovuto in parte a una maggiore consapevolezza,” ha spiegato l’autore dello studio Christopher J. Klein della Mayo Clinic di Rochestery. “Un’altra possibilità è che l’aumento dei livelli di sovrappeso e obesità nella zona potrebbe essere un fattore nei tassi più elevati di neuropatia delle piccole fibre“.
Considerando che un indice di massa corporea (BMI) più elevato è un fattore di rischio per il diabete e i trigliceridi alti, che possono anche portare alla neuropatia, si è rilevato che le persone con neuropatia avevano un BMI medio di 30,4, rispetto a 28,5 per le persone che non avevano la malattia.
Si ricordi che un BMI compreso tra 18,5 e 24,9 è considerato sano; da 25,0 a 29,9 è considerato sovrappeso e 30.0 e oltre è considerata obesità.
Circa il 50% delle persone con neuropatia aveva il diabete, rispetto al 22% di quelle senza neuropatia. Le persone con neuropatia avevano anche maggiori probabilità di soffrire di insonnia, all’86% rispetto al 54% di quelle senza neuropatia.
Maggiori anche le probabilità di avere attacchi di cuore, al 46% rispetto al 27%.

Sulla base di questi risultati, le persone con neuropatia delle piccole fibre dovrebbero essere sottoposte a screening per problemi cardiaci e la loro glicemia dovrebbe essere monitorata per segni di diabete,” ha affermato Klein.
Per 67 delle persone con neuropatia, non è stato possibile determinare alcuna causa: in questo casi si parla di neuropatia idiopatica. Per 14 persone, la neuropatia è stata causata dal diabete. Altre cause includevano la sindrome di Sjogren e il lupus.
La buona notizia è che la maggior parte delle persone con neuropatia idiopatica non sviluppa gravi menomazioni o disabilità, ma ha molte altre condizioni e un aumentato rischio di infarto, quindi lo sviluppo di trattamenti e metodi di prevenzione è cruciale,” ha concluso Klein.

Che cos’è la neuropatie delle piccole fibre

Secondo gli esperti degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, che operano in Italia nelle aree delle tutela della saluta negli ambienti di lavoro e nel campo della Medicina riabilitativa e delle cure correlate,

la neuropatia delle piccole fibre è una neuropatia periferica, ovvero una patologia che colpisce il sistema nervoso periferico e che danneggia le piccole fibre nervose periferiche presenti in muscoli, pelle, organi interni e grandi nervi, andando ad alterare la loro funzione.

Le cause associate all’insorgenza di queste neuropatie sono diverse e includono il diabete mellito, l’amiloidosi, la malattia di Fabry, la sindrome di Sjögren, la sarcoidosi, la malattia di Lyme e il lupus eritematoso sistemico. Recenti studi suggeriscono come ulteriore causa un’alterazione nei canali del sodio dovuta a una mutazione genetica.

Le neuropatie delle piccole fibre sono caratterizzate da una sintomatologia di tipo sensoriale, muscolare e motorio. I soggetti affetti possono essere maggiormente sensibili al dolore (iperalgesia) e, a causa di un’anomala eccitazione nervosa (iperestesia), essere più sensibili ai normali stimoli cutanei che di solito non causano alcun dolore. Possono inoltre avere un’alterata capacità di distinguere fra caldo e freddo, un’alterata sensibilità agli arti che può causare sensazioni di bruciore, intorpidimento o di punture di spillo (parestesia) e soffrire di disturbi del sonno dovuti alla sindrome delle gambe senza riposo.

Diagnosticare le neuropatie delle piccole fibre può essere difficoltoso a causa della sintomatologia poco specifica. Attualmente, l’analisi maggiormente utilizzata è la biopsia cutanea, ovvero viene prelevato e analizzato un piccolo campione di pelle dalla caviglia o dalla coscia e ne vengono contate e studiate le piccole fibre che lo innervano.

Non esiste un vero e proprio trattamento efficace per curare le neuropatie delle piccole fibre. Sebbene presentino diversi effetti collaterali, per alleviare il dolore possono essere usati farmaci antidepressivi, anticonvulsivanti, oppioidi, cannabinoidi e anestetici locali. Talvolta, vengono somministrate per via endovenosa immunoglobuline (anticorpi). Fondamentale è la terapia atta a curare le cause scatenanti queste neuropatie“.

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