L’isola di La Palma, alle Canarie, è alle prese con l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, iniziata il 19 settembre scorso. In queste settimane, si sono susseguite esplosioni e colate di lava, che hanno distrutto 1.300 edifici e 525 ettari di terreno. Tra i tanti fenomeni naturali vissuti dall’isola nelle ultime settimane, mancavano ancora i fulmini vulcanici. Almeno fino a ieri, lunedì 11 ottobre.
Un’esperta dell’Istituto Vulcanologico delle Canarie (Involcan) è riuscita a catturare le immagini di un fulmine che attraversa la parte alta del Cumbre Vieja, visibile in lontananza nonostante la grande nube di fumo scuro che fuoriesce dal cono vulcanico (vedi video in fondo all’articolo). Secondo quanto spiegato da Involcan, l’attrito tra le ceneri e il materiale espulso dal vulcano provoca il rilascio di ioni, generando i cosiddetti fulmini vulcanici. Le ceneri e i piroclasti rilasciati dal vulcano sono inizialmente neutri ma è l’attrito tra di loro in un ambiente ostile a provocare il rilascio di ioni nel pennacchio vulcanico.
Secondo quanto spiegato da David Calvo, portavoce di Involcan, questo tipo di fulmini si verifica “in molti vulcani” e durante la giornata di ieri, è stato possibile osservarne diversi. Tuttavia, ha escluso che questo tipo di manifestazioni influisca sulla qualità dell’aria.
L’allerta massima ora è rivolta alla colata di lava dal lato nord che avanza distruggendo tutto ciò che incontra in direzione del mare. Se lo raggiungesse, formerebbe un altro delta vulcanico rispetto a quello che si sta già sviluppando. Proprio l’avanzata della nuova colata di lava mette in pericolo diversi nuclei abitati del comune di Los Llanos de Aridane: nella zona a rischio vivono circa 1.500 persone. Per questo motivo, sono state ordinate nuove evacuazioni per circa 700-800 persone, anche se le autorità non hanno ancora fornito una cifra ufficiale di nuovi sfollati. All’inizio del fenomeno eruttivo del Cumbre Vieja erano stati già evacuati circa 6.000 tra isolani e turisti.
Il fianco settentrionale del vulcano è crollato nei giorni scorsi, dando origine ad un fiume di lava che trasporta blocchi di dimensioni equivalenti ad una casa di tre piani. Questo stesso fronte di lava ha raggiunto un’area industriale, costringendo ieri le autorità a confinare in casa 3.000 persone per il timore di possibili effetti dall’emissione di gas nocivi dopo che la lava aveva incendiato una fabbrica di cemento. L’ordine è stato ora ritirato a seguito del miglioramento della qualità dell’aria.
Intanto, le emissioni di anidride solforosa dal cratere continuano a registrare valori alti, con 7.652 tonnellate giornaliere, mentre l’emissione di anidride carbonica è di 1.884 tonnellate al giorno.
Negli ultimi 3 giorni, sono stati rilevati oltre 200 terremoti, tra cui uno di magnitudo 4.3. Durante le prime ore di oggi, martedì 12 ottobre, sono state rilevate 18 scosse, la più intensa delle quali ha avuto magnitudo 3.7.