“Hurricane – Allerta uragano” è un film del 2018 diretto da Rob Cohen del genere disaster movie che ambienta le rocambolesche avventure di due fratelli al centro di un uragano di categoria 5. Ma cosa sono gli uragani? Questi fenomeni naturali sono chiamati anche Tifoni, Cicloni o Willy Willy, ma quando vengono generati? E come si classifica la loro forza distruttiva?
La trama di Hurricane – Allerta uragano
Molti anni più tardi nel 2018, un nuovo uragano di categoria 5 dal nome di “Tammy” si avvicina nuovamente a Gulfport, Will è diventato un meteorologo mentre Breeze lavora nella manutenzione e viene convocato dall’agente del Tesoro della Federal Reserve, Casey Corbyn, per riparare il generatore di un deposito di contanti.
Nel momento in cui si trovano fuori dalla struttura, alcuni agenti corrotti, guidati da Connor Perkins, si infiltrano nell’edificio per tentare di rubare i 600 milioni di dollari che vi sono contenuti con l’aiuto di due hacker ingaggiati per decifrare il codice del caveau. Il gruppo non riesce nel tentativo e tenta quindi di forzare la torre di trasmissione della città.
Corbyn e Breeze vengono incastrati in una sparatoria con i mercenari e vengono salvati da Will che li aiuta a fuggire con il suo veicolo di ricerca sulle tempeste, “Dominator”; tuttavia, Breeze viene preso in ostaggio dai malviventi e costretto a riparare il generatore.
Corbyn prende accordi con Perkins se rilascerà gli ostaggi potrà accedere al caveau. Lo scambio viene organizzato al centro commerciale della cittadina, ma nel frattempo, Corbyn e Will hanno escogitato un piano per far si che i mercenari vengano risucchiati attraverso il tetto dalla tempesta. Corbyn, Will e Breeze riescono a resistere.
Mentre l’occhio del ciclone passa, Perkins e i suoi uomini prendono i soldi, aiutati da Corbyn. Mentre il fronte del ciclone si avvicina pericolosamente Will e Breeze prendono il controllo di un camion e dopo una lotta con Perkins, l’uragano risucchia tutti i suoi soldi da uno dei camion e poi anche il camion stesso, per poi schiacciare infine lo stesso Perkins.
Superando la violenza della tempesta Will, Breeze e Corbyn riescono a sopravvivere e si allontanano alla luce del sole.
Cos’è un uragano
I cicloni tropicali sono perturbazioni violente che si scatenano nei mari tropicali nel momento in cui le acque degli oceani accumulano una quantità anomala di energia in condizioni di temperatura superiore a 25° centigradi. Questa energia viene trasmessa nell’atmosfera attraverso il riscaldamento delle masse d’aria a contatto con la superficie marina e con l’evaporazione delle acque.
Alla bolla d’aria calda e umida che si è formata rapidamente si unisce anche un forte ingrediente barico e questa si solleva rapidamente provocando un’ulteriore depressione a livello marino e un risucchio che reitera il fenomeno nel tempo.
Si genera quindi una colonna d’aria che sale con moto elicoidale antiorario e fortemente turbolento. Il diametro di questo tipo di vortici può anche raggiungere i 500 chilometri e innalzarsi sino al limite superiore della troposfera.
Al suo interno i venti soffiano anche a velocità superiori ai 200 chilometri orari e ruotano intorno a un cilindro centrale del diametro di circa 30 chilometri che prende il nome di occhio del ciclone. Al suo interno il vento cade, ma masse di nuvole nere ruotano intorno come in un gigantesco gorgo.
Oltre all’effetto dei venti e delle precipitazioni, i cicloni possono provocare anche maree anomale, generate dal risucchio causato dalla depressione atmosferica e dallo sbarramento lungo la costa del deflusso a mare dei fiumi, già ipercarichi per le piogge intense.
Per effetto della rotazione terrestre i cicloni tropicali hanno anche un moto traslatorio, la cui velocità può arrivare a 150 chilometri orari.
Si distinguono dunque due versanti dei cicloni: il lato maneggevole, in cui le velocità di rotazione e di traslazione si sottraggono e i venti non raggiungono velocità distruttive; il lato pericoloso vede invece le due velocità sommarsi e la corrente aerea raggiungere anche i 400 chilometri orari con conseguenti effetti dirompenti.
Proseguendo nel loro moto traslatorio i cicloni tropicali si spostano verso le medie latitudini e aumentano di diametro sino a disperdere energia e quindi finalmente sedarsi.
Classificazione degli uragani
I servizi nazionali di Oceanografia e Meteorologia utilizzano una scala di disastro potenziale che assegna 5 categorie ai cicloni tropicali.
Formulata nel 1969 dal consulente tecnico Herbert Saffir e dal Dottor Bob Simpson, la scala Saffir-Simpson si configura come segue:
- Grado 1: i venti si calcolano tra i 118 e i 152 chilometri orari e i danni sono minimi, relativi per lo più ad alberi e arbusti, alle strutture si annoverano danni di parziale entità e sulla costa si contano mareggiate di modesta entità.
- Grado 2: in questo tipo di uragano i venti possono raggiungere i 176 chilometri orari e provocare danni considerevoli alla natura, arrivando anche ad abbattere alcuni alberi. I danni alle case comprendono quelli a soffitti, porte e finestre mentre minimi sono quelli a strutture ed edifici. Nei pressi delle coste le strade vengono inondate e le mareggiate sono di forte intensità, tanto che si provvede a evacuare la popolazione residente nelle zone costiere in cui il terreno è basso sul livello del mare.
Grado 3: I cicloni di terza categoria sono considerati intensi con i venti che arrivano fino a 208 chilometri orari e sono in grado di abbattere anche i grandi alberi. I piccoli edifici possono venire danneggiati, così come le case senza fondamenta e i bungalow.
Le mareggiate e le inondazioni nei pressi delle coste provocano ampia distruzione di molti edifici collocati nei pressi dei litorali e le vie di fuga vengono sommerse circa 3-5 ore prima dell’arrivo del centro dell’uragano a causa dell’innalzamento marino. I terreni che si collocano non oltre un metro e mezzo sul livello del mare possono essere inondati anche per 20 chilometri verso l’interno e questo richiede l’evacuazione dei residenti.- Grado 4: il quarto grado è considerato estremo con i venti che possono arrivare sino ai 248 chilometri orari e gli alberi divelti dalla forza dell’uragano. Possono crollare anche totalmente i soffitti e le pareti di piccoli edifici, mentre gli edifici senza fondamenta vengono completamente distrutti.
Le mareggiate si presentano come devastanti e i terreni anche posti a 3 metri sul livello del mare vengono inondati fino a 10 chilometri verso l’interno. Le strutture poste nei pressi delle coste subiscono gravi danni così come i relitti galleggianti. Si procede all’evacuazione dei residenti all’interno di un’area di circa 450 metri dalla costa. - Grado 5: Sono questi gli uragani catastrofici con venti superiori a 250 chilometri orari. Non c’è nessuno scampo per alberi a arbusti che vengono distrutti dalla forza del vento con alberi anche di grandi dimensioni che vengono sollevati dal terreno. Si arriva al crollo totale di residenze e persino edifici industriali, mentre le piccole case vengono abbattute.
Le mareggiate comportano onde molto alte che distruggono tutti i piani bassi delle strutture poste nei pressi delle coste sotto i quattro metri e mezzo dal livello del mare. Le vie di fuga sommerse circa 5 ore prima dell’arrivo dell’uragano comportano l’evacuazione dei residenti in un’area compresa tra gli 8 e i 16 chilometri dalla costa, ma questo tipo di ciclone comporta sempre e irrimediabilmente una situazione caotica.