Con il termine foliage si indica il momento in cui le foglie di alberi come aceri, querce e faggi, si tingono di tutte le sfumature del rosso e del giallo contrastando con il verde perenne di abeti e pini.
Tra i luoghi più belli in cui ammirare il foliage in Italia si può percorrere idealmente tutta la lunghezza dello stivale, dal Trentino alla Calabria, passando per Piemonte, Toscana, Liguria e arrivando fino alla Sicilia, lo spettacolo porpora del foliage è pronto a catturare con i suoi colori caldi l’ultimo istante prima del riposo invernale.
Il foliage tra le montagne della Calabria
Per goderne a pieno si può scegliere tra numerosi percorsi che mettono a contatto con gli alberi secolari come i Giganti della Sila, e le passeggiate offrono la possibilità anche di raccogliere doni della natura come castagne e funghi.
Anche il Parco Nazionale del Pollino si tinge delle rosseggianti tinte autunnali, ecco che i faggi marroni e gialli e gli aceri rossi si intrecciano con il sempreverde dei pini e salendo oltre i confini della Calabria il Bosco Magnano di San Severino Lucano che si rivela nel suo essere un vero e proprio santuario della natura con carpini, aceri, ontani, faggi e cerri che regalano un panorama cromatico eccezionale.
I colori dell’autunno in Trentino-Alto Adige
Da non perdere una passeggiata in uno dei laghi della zona come quello di Santa Giustina o di Tovel, situato a 1178 metri all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, viene chiamato anche “lago rosso” perché le sue acque fino all’estate del ’64 si tingevano di rosso a causa dell’azione di un’alga, mentre oggi il rosso è quello riflesso dal foliage autunnale della zona.
Nel Sud Tirol i paesaggi autunnali indimenticabili sono quelli della Valle Isarco dove un sentiero di circa 60 chilometri collega Castel Roncolo a Varna attraversando castagneti, boschi e praterie. Ma tra le mete della regione spetta una menzione anche alla Val di Funes e a tutti i luoghi che consentono di praticare gli sport autunnali prima dell’arrivo delle nevi.
Le Terme di Comano, si pongono tra le Dolomiti di Brenta e il lago di Garda e coprono 14 ettari di piante secolari, prati, laghetti e corsi d’acqua che durante la stagione del foliage si tingono di rosso e arancio. Il territorio in cui sono immerse è una Riserva della Biosfera Unesco e a poca distanza da esso si trovano alcuni dei borghi più belli d’Italia.
Il Foliage nel Triveneto
Si tratta di laghi di origine glaciale che sono avvolti da boschi di abete rosso che si stagliano ai piedi della catena montuosa del Gruppo del Monte Mangarat. Proprio durante i mesi autunnali qui il paesaggio sfoggia la sua migliore veste, con gli specchi d’acqua che si illuminano del riverbero dei faggi, dei pini, dei larici tinti dai colori caldi e tanto simili alle grandi foreste canadesi.
Piemonte: autunno tra le langhe
Una località montana che vale il viaggio per ammirare il rosso d’autunno è quella di Alpe Veglia, da qui si può partire alla scoperta del torrente Cairasca e giungere sino alla Cappella del Groppallo per arrivare poi al pianoro dell’Alpe Veglia, dove il foliage è quello dei boschi di larici tra cui perdere il proprio sguardo incantato.
Liguria d’autunno
Sino ai primi giorni di novembre sono numerose le iniziative in programmazione, tra cui il biowatching autunnale in faggeta, i trekking fotografici dedicati a funghi e foglie o percorsi più complessi come l’Alta Via dei Monti Liguri che attraversano boschi di roverelle e castagni.
La Tuscia in foliage
Nelle Foreste Casentinesi le tonalità del porpora e del giallo si assaporano attraverso il sentiero Sacro e raggiungere la vetta del Monte Penna per posare lo sguardo dall’alto sulla Foresta del Lama è un’esperienza stupefacente.
Anche il Monte Amiata in Toscana, in autunno si colora seguendo il foliage e nella zona dell’antico vulcano oramai spento sono numerose le sagre dedicate ai sapori del bosco con ricchi cartelloni di degustazioni sono un evento che coinvolge numerosi comuni.
Tra le zone più panoramiche della Tuscia vi sono invece i Monti Cimini che in autunno sono davvero unici soprattutto all’alba e al tramonto quando la luce filtra tra i fitti e altissimi tronchi. Per goderne pienamente è consigliabile un viaggio in macchina per costeggiare il lago di Vico.
Il rosso dei Nebrodi in Sicilia
La Dorsale dei Nebrodi si sviluppa su 63 chilometri di boschi di faggi, cerri e aceri e tra le località più suggestive spetta un posto d’onore certamente al lago naturale posto proprio tra due faggete che è il Biviere di Cesarò, con lo sfondo imponente dell’Etna. Alberi centenari, invece, attendono i visitatori della Riserva del Bosco Secolare di Malabotta sui Monti Peloritani.