E’ in vigore l’allerta rossa per rischio idrogeologico sul Piemonte centro-orientale: ad emetterla Arpa regionale a seguito delle intense precipitazioni che stanno interessando il biellese e il torinese. I picchi più significativi nelle ultime 3 ore a Graglia, nel torinese, dove sono caduti 65,2 mm di pioggia, a Varisella e Pian Audi, sempre nel torinese, dove sono caduti rispettivamente 62,4 mm e 55,8 mm ed Oropa, nel biellese, con 49,1 mm. Nell’alessandrino, la piena della Bormida è transitata raggiungendo il colmo alle 2 e ora il livello è in diminuzione e attualmente al di sotto della soglia di pericolo. Anche il Tanaro a Montecastello, ancora con valori superiori alla soglia di guardia, è in calo. Il Po a Isola Sant’Antonio è in lieve crescita, ma con valori al di sotto del livello di guardia.
Nel Piemonte settentrionale il torrente Anza si mantiene stazionario al di sotto del livello di guardia, il Cervo risulta in aumento nelle sezioni di Passobreve e Vigliano, con valori attualmente inferiori al livello di guardia e l’Orco a Spineto, al momento stazionario, ha superato nella notte il livello di guardia.
Il maltempo si è abbattuto sulla Valle Cervo dove da ieri la pioggia continua a cadere senza sosta. Il torrente che a valle attraversa la città di Biella è in piena, ma al momento non si registrano danni. La Valle, dove nell’alluvione del 2020 si registrarono i disastri più importanti di tutta la provincia di Biella, è comunque strettamente monitorata.
“Notte senza grossi problemi. Abbiamo fatto diversi controlli sui fiumi e nelle valli, ma non registriamo episodi di frane o esondazioni,” ha affermato dice Francesco Cotti, responsabile della protezione civile del Verbano Cusio Ossola, dove piove da 72 ore. Alcuni corsi d’acqua sono cresciuti, ma non hanno raggiunto il livello di guardia anche perché la pioggia è stata meno intensa del previsto.
Da metà mattinata i fenomeni sono attesi in attenuazione seppur ancora persistenti sul settore settentrionale della regione e in esaurimento sul resto del Piemonte.
Allerta declassata da rossa a gialla stamani su Genova e il genovesato e sul Ponente ligure dove la forte perturbazione è passata, durante la notte, molto più velocemente del previsto lasciando solo deboli precipitazioni che non hanno prodotto alcun effetto al suolo.
I venti hanno raggiunto gli 80 km/h con raffiche fino a 100 km/h L’allerta resterà arancione nel Levante ligure, ma anche in questa zona della regione non vengono segnalate precipitazioni importanti.
La perturbazione ha scaricato tutta la sua potenza sul Savonese, dove ieri è stato battuto il record storico di precipitazioni che hanno generato frane, allagamenti e gravi danni.
Tutto era pronto a Venezia, in base alle previsioni meteo, per assistere stamane alla prima alzata di questo inizio d’autunno delle paratoie del Mose a Venezia. Mentre i tecnici si predisponevano ad attivare il complesso meccanismo necessario all’avvio delle procedure di sollevamento, la situazione meteo è migliorata: da una massima di 110 centimetri elaborata dal Centro Maree del Comune si è scesi ad una di 105 alle 11 di oggi, dato che non rientra più nei parametri previsti per l’innalzamento del Mose. Una marea di 105 centimetri, comunque, comporterà l’allagamento parziale per un paio di ore di Piazza San Marco.
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