Le piogge torrenziali e i forti venti prodotti dal Medicane Apollo hanno provocato tanti danni nella Sicilia orientale, non risparmiando neanche i beni culturali. “Non è facile valutare subito i danni che il patrimonio artistico, monumentale e archeologico subisce in queste ore. I nostri volontari dell’Archeoclub d’Italia stanno cercando di capire e documentarsi ma la rete di intervento e monitoraggio, su questi beni è rallentata dalla pioggia e dalla mancanza di strumenti dedicati. Appare sempre più urgente costituire la Protezione Civile dei Beni Culturali e avviare nuove procedure per proteggere dalla calamità in nostri beni culturali”. Lo ha affermato in questi minuti, Francesco Finocchiaro, Direttore Dipartimento Nazionale di Architettura e Paesaggi di Archeoclub D’Italia che in queste ore è a Catania sul posto per un sopralluogo sulla situazione.
“Catania, Augusta, Siracusa sono le città più esposte e con loro le aree archeologiche e i monumenti più fragili. L’immagine del Tempio di Apollo di Siracusa è emblematica e testimonia come le aree archeologiche sono esposte a un degrado impossibile da sopportare. Sono tante le chiese che stanno subendo danni e con loro anche gli antichi palazzi. Pensiamo al Castello di Augusta per esempio, non ancora recuperato e violentato dalle intemperie che ne accelerano il degrado. Serve intervenire presto, con il monitoraggio, la manutenzione e la realizzazione di strutture effimere di protezione dagli eventi atmosferici. L’Archeoclub d’Italia è disponibile con la sua struttura organizzativa centrale e le sue sedi locali, dislocate su tutto il territorio nazionale, a dare il suo contributo”, ha aggiunto Finocchiaro.
Anche in questo momento in tutti i luoghi ci sono i volontari Archeoclub D’Italia.