La campagna internazionale contro il tumore al seno prende il via in Italia con Fondazione AIRC e The Estée Lauder Companies Italia, che la sera del 30 settembre hanno illuminato in rosa la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano per la Breast Cancer Campaign.
Dal primo ottobre sarà la volta di centinaia di palazzi comunali e monumenti in tutto il Paese, che si accenderanno grazie alla collaborazione fra AIRC e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani: dal Palazzo Senatorio, sede del municipio di Roma, alla Mole Antonelliana di Torino, da Palazzo Balbi a Venezia all’Arena di Verona, dalla fontana di Piazza de Ferrari di Genova al Palazzo del Podestà di Bologna, dal Palazzo degli Elefanti di Catania alla Torre degli Sciri di Perugia, fino al Palazzo della Regione a Trieste e molti altri.
I progressi della ricerca per la diagnosi e la cura del cancro al seno hanno portato oggi fino all’87% la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. L’attenzione deve però rimanere alta perché la malattia colpisce circa 55.000 donne in Italia ogni anno, una su otto nell’arco della vita, confermandosi come il tumore più diffuso nel genere femminile1.
Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, con le sue ricercatrici e i suoi ricercatori, punta ancora una volta l’attenzione sull’urgenza di trovare nuove cure per chi deve affrontare le forme più aggressive, come il tipo triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e il carcinoma mammario metastatico, che riguarda circa 37.000 donne solo nel nostro Paese1.
È una sfida difficilissima, che AIRC ha voluto rappresentare visivamente con un nastro rosa incompleto, che richiede l’impegno di tutti per essere colorato interamente. Richiede l’impegno delle donne, che devono sottoporsi agli screening e agli esami di controllo raccomandati per la diagnosi precoce; richiede l’impegno dei ricercatori, al lavoro per mettere a punto nuove terapie; e richiede l’impegno dei sostenitori, che con le loro donazioni permettono alla ricerca di non fermarsi mai.
Un appello che diventa ancora più urgente ora che stanno emergendo gli effetti della pandemia da COVID-19 sui programmi di screening. Alcuni ricercatori hanno stimato che nel 2020 in Italia, nei soli tre mesi di lockdown, circa 10.000 pazienti potrebbero non aver ricevuto una diagnosi precoce di tumore al seno, un numero che sale a 16.000 comprendendo il trimestre successivo2. Un ritardo che deve essere colmato al più presto, per ridurre il numero di diagnosi in stadi più avanzati della malattia.
LA TESTIMONIANZA DI BEATRICE
Beatrice sa quanto siano importanti la ricerca e la prevenzione. Aveva 17 anni quando perse la mamma per un tumore al seno, ma il ricordo è indelebile ancora oggi: “Era bellissima, ma la malattia la deturpò nel fisico e nell’anima perché 40 anni fa non c’erano le cure di oggi e il clima era di totale pessimismo. Di disperazione”. Da allora programma esami e visite periodiche di controllo finché nel 2009 nota un piccolo nodulo e riceve la diagnosi tanto temuta: tumore al seno. “Sapevo però che la ricerca aveva sviluppato cure sempre più specifiche e personalizzate e questo mi ha consentito di affrontare il percorso difficile con maggior fiducia”. Si sottopone a una quadrantectomia e a cicli di chemioterapia, che affronta con determinazione, continuando a praticare sport e a ballare il flamenco. “La malattia mi ha aiutato a vivere la vita con più positività, a goderla fino in fondo con fierezza e praticando molto sport. Il flamenco insegna un atteggiamento di sfida che ho applicato anche a tutto il percorso della malattia, cambiando persino l’atteggiamento verso me stessa. Prima ero molto più timida e non ero mai fiera di sentirmi donna: ora vivo la mia femminilità con piena consapevolezza”.
I RISULTATI E LE SFIDE DELLA RICERCA
Oggi abbiamo diagnosi sempre più precoci, accurate e accessibili a un numero più ampio di donne, trattamenti più mirati, efficaci e tollerabili. Quella contro il tumore al seno resta tuttavia una delle sfide più importanti per la ricerca, che insegue risposte per le donne che non rispondono alle terapie disponibili. Grazie alla fiducia dei suoi sostenitori, Fondazione AIRC nel 2021 ha destinato 14,3 milioni di euro a 156 progetti di ricerca e borse di studio in questo ambito.
Tra questi il progetto di Ernestina De Francesco presso l’Università degli Studi di Catania (Ospedale Garibaldi Nesima), volto della campagna in rappresentanza di tutti i ricercatori AIRC impegnati contro il tumore al seno. La dottoressa De Francesco è una giovane ricercatrice rientrata da Manchester a Catania per studiare il tumore mammario in correlazione alle malattie metaboliche, grazie a uno Start-Up Grant, un tipo di finanziamento che AIRC riserva ai giovani ricercatori di talento che intendono tornare in Italia e aprire un proprio laboratorio di ricerca. “Il fatto di aver portato la mia Start-Up Unit a Catania mi rende molto orgogliosa e ottimista per il futuro, come donna e ricercatrice impegnata nella lotta ai tumori femminili sono estremamente determinata a raggiungere obiettivi importanti dal punto di vista clinico. La mia ricerca punta a bloccare uno specifico recettore, chiamato RAGE, coinvolto nella cosiddetta infiammazione cronica di basso grado, comune nelle persone con squilibri del metabolismo come iperglicemia, diabete e obesità. Sono quasi il 20 per cento di tutte le pazienti affette da tumore al seno, e corrono più rischi della media di un’evoluzione infausta del tumore. Noi ricercatori di AIRC abbiamo nelle mani la fiducia di tante persone e abbiamo il compito di trasformarla in una speranza concreta per i pazienti. Sono fortunatissima perché la ricerca è la mia passione, e io non riesco neanche a immaginarmi impegnata in un altro lavoro”.
LA CAMPAGNA NASTRO ROSA AIRC 2021
Anche quest’anno la campagna ha il Patrocinio di Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – che invita a illuminare di rosa i palazzi comunali o un monumento significativo la notte del primo ottobre, in apertura del mese dedicato al tumore al seno, per richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza del sostegno alla ricerca oncologica e della prevenzione. www.anci.it
Nel mese di ottobre AIRC diffonde informazioni e consigli sul sito nastrorosa.it, sui social media con l’hashtag #nastrorosaairc, attraverso la rivista Fondamentale e grazie alla collaborazione dei partner della campagna.
In questa occasione torna “TITS UP! Storie di donne in lotta contro il cancro al seno”, serie podcast nata dalla collaborazione fra Fondazione AIRC e Storielibere.fm, che racconta di donne che hanno affrontato o stanno affrontando sulla propria pelle un tumore al seno e hanno deciso di raccontarsi anche nei momenti più bui, tutte con il “petto in fuori”, come recita il titolo del podcast, un incoraggiamento e un augurio di buona fortuna, come nella celebre serie “The Marvelous Mrs Maisel”. Tits Up! è ideata e narrata da Samanta Chiodini e può contare sul contributo della ricercatrice AIRC Lucia Del Mastro, Coordinatrice della Breast Unit del Policlinico San Martino di Genova. È disponibile al link storielibere.fm/tits-up-airc/ e su tutte le principali piattaforme di ascolto.
Come partecipare
- con le spillette Nastro Rosa AIRC disponibili a fronte di una donazione minima di 2 euro nelle farmacie e nei punti di distribuzione indicati su nastrorosa.it
- con carta di credito su nastrorosa.it o chiamando il numero verde 800 350 350 (attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30)
- chiamando il 4 5 5 2 1 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o inviando al 4 5 5 2 1 uno o più SMS del valore di 2 euro*
- con Bonifico Bancario IBAN IT 18 N 05034 01633 000000005226
- aprendo una pagina di raccolta fondi sul portale Rete del Dono, adesioni attraverso questo link
- per gli artigiani e le piccole imprese che vogliono sostenere la campagna con le loro attività è stato creato un percorso dedicato, attraverso questo link
Dal 4 al 10 ottobre, La7 è media partner della campagna Nastro Rosa AIRC: giornaliste e conduttrici, insieme ai loro colleghi, si fanno portavoce dei messaggi di AIRC, raccontando le storie di medici, ricercatori e donne che hanno avuto un’esperienza di tumore al seno e invitando il pubblico a donare attraverso il numero solidale 45521 e il sito nastrorosa.it.