Il 30 ottobre 2016, il terremoto di Norcia: il Nastro di faglia ben preservato 5 anni dopo

Dopo cinque anni, le faglie che si erano attivate con i due terremoti principali della sequenza ancora mostrano quasi intatti i piani di scorrimento, evidenti dal colore biancastro
MeteoWeb

“Cinque anni fa il terremoto “di Norcia”, di magnitudo 6.5 (Mw), il più forte in Italia dal 1980. Nonostante la sua elevata magnitudo, l’evento sismico fortunatamente non provocò vittime, anche se contribuì ad aggravare la situazione di molte località del Centro Italia già compromesse dai terremoti precedenti, soprattutto quello del 24 agosto 2016″, si legge in un articolo pubblicato sul blog INGVterremoti.

“I dati geologici raccolti dai nostri ricercatori e da quelli di molti altri Enti e Università, insieme a quelli sismologici e geodetici, hanno contribuito a un notevole aumento delle conoscenze sui processi sismogenetici dell’Appennino. Dopo cinque anni, le faglie che si erano attivate con i due terremoti principali della sequenza ancora mostrano quasi intatti i piani di scorrimento, evidenti dal colore biancastro e dalla conformazione delle superfici”, evidenzia l’INGV, pubblicando la foto in alto di Paolo Boncio, Università di Chieti.

L’INGV ricorda che “sono stati pubblicati oltre 110 articoli su INGVterremoti.com sulla sequenza sismica in Italia centrale dal 24 agosto 2016 ad oggi. La maggior parte di questi ha trattato i principali eventi della sequenza e gli aggiornamenti a volte anche giornalieri sull’andamento delle scosse“.

Tutti gli articoli sono disponibili a questo indirizzo:

https://ingvterremoti.com/category/terremoti_italia/sequenza-sismica-amatrice/

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