Dolore e commozione per la giornata della Memoria a San Giuliano di Puglia, commemorazione dei 27 bambini e della maestra Carmela Ciniglio morti nel crollo della scuola “Jovine” durante il terremoto del 31 ottobre 2002. Oggi 30 rintocchi delle campane del cimitero hanno aperto la giornata in ricordo delle vittime. Presente il sindaco Giuseppe Ferrante, il presidente della Regione Molise Donato Toma, i sindaci del territorio e il presidente della Provincia di Campobasso e primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti.
“Purtroppo il 31 ottobre 2002 ha segnato la vita di tutti noi di San Giuliano di Puglia, una piccola comunità serena, come ce ne sono tante in Italia, e oggi, a distanza di 19 anni, la ferita è ancora aperta e difficilmente si potrà rimarginare“: ha affermato il sindaco Giuseppe Ferrante. “Intere generazioni sono state strappate ai loro affetti e tanti ragazzi portano addosso i segni di quella sciagura. Noi adulti saremo sempre in debito morale verso questi piccoli angeli che non siamo stati in grado di proteggere e il modo migliore per ricordarli è che il loro sacrificio non sia stato vano. Proprio da questa tragedia è iniziato un percorso finalizzato alla sicurezza degli edifici scolastici in Italia, che ad oggi, secondo i dati della Protezione Civile, ha portato alla verifica sismica di oltre 2.300 edifici scolastici e al finanziamento di 255 interventi di adeguamento sismico. Questi dati sono incoraggianti ma la strada da percorrere è ancora tanta, tutto ciò ci fa ben sperare per un futuro sicuro per i nostri bimbi“.
Il terremoto del 31 ottobre 2002 di magnitudo Mw5.7 si è verificato alle 11:32 ora italiana: è stato avvertito in una vasta area dell’Italia centro-meridionale, provocando danni significativi in un’area ristretta compresa fra i Frentani, il Sannio e la Capitanata, nelle province di Campobasso e di Foggia. Poco più di 24 ore dopo la scossa più forte, alle ore 16.09 del 1 novembre un altro terremoto di magnitudo Mw5.7 ha colpito l’area, aggravando i danni provocati dalla prima.