Terremoto nel Centro Italia, il sismologo: “E’ ancora la sequenza che si è attivata nel 2016”

Una scossa di terremoto è stata avvertita nel centro Italia
/
MeteoWeb

Una scossa di terremoto è stata avvertita alle 14:54 di oggi, 18 ottobre, tra Marche e Abruzzo. Secondo le stime dei sismografi INGV si è trattato di una scossa di magnitudo 3.8 con epicentro a Visso, in provincia di Macerata, nelle Marche. E’ stato forte il risentimento tra la popolazione, soprattutto ad Ascoli Piceno, per via della relativa superficialità dell’ipocentro del terremoto, a soli 9.6 km di profondità.

Non ci sono al momento segnalazioni di danni, come spiega il Comando generale dei Vigili del Fuoco sottolineando che alle sale operative sono arrivate solo diverse richieste di informazioni. . Nelle casette d’emergenza ‘Sae’ la scossa si è sentita però distintamente e un po’ di preoccupazione si è diffusa nella popolazione già pesantemente provata dalle scosse del 2016. Tra la gente, infatti, sono riaffiorati brutti ricordi. “Una scossa molto forte – commenta Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) – l’abbiamo sentita tutti soprattutto nei container”. Ad Arquata, comunque, le lezioni a scuola non sono state interrotte. Le ultime scossa di Terremoto di magnitudo superiore a 3 (3,1-3.3) in provincia di Macerata si erano verificate durante lo scorso mese di aprile nella zona di Fiordimonte, Comune di Valfornace.

Amato (Ingv), “E’ ancora la sequenza del 2016”

Il Terremoto di magnitudo 3.8 nel Maceratese è ancora legato alla sequenza sismica che ha colpito l’Italia centrale nel 2016. Lo ha detto all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Quello avvenuto nella zona di Macerata, a due chilometri da Visso, è un evento che fa ancora parte della sequenza sismica che si è attivata nel 2016 in Italia centrale. Finora si sono avute tre- quattro repliche nella zona intorno a Visso ed è stato percepito in modo forte in tutta la zona e poi fino a Teramo e ad Ancona“. Il meccanismo che l’ha scatenato, ha detto ancora il sismologo, è “quello classico osservato nelle faglie dell’Appennino, allungate lungo la catena montuosa”, di tipo estensionale e abbastanza superficiale.

Condividi